MUM & DAD [SubITA] 🇬🇧

Titolo originale: Mum & Dad
Nazionalità: UK
Anno: 2008
Genere: Horror, Thriller
Durata: 84 min.
Regia: Steven Sheil

Una famiglia di degenerati vive all’aeroporto di Heathrow dove si ciba degli sfortunati turisti o li fa diventare parte della famiglia. Una ragazza che lavora all’aeroporto come delle pulizie si farà aiutare da una sua collega per un problema e una volta portata a casa dalla collega scoprirà l’orrore della famiglia…

Grazie a Mum & Dad il 2008 si chiude con un fulmine a ciel sereno che sorprende per la quantità di shock che riserva allo spettatore incauto che gli si avvicini sottovalutando il terribile e splendido esordio di Steven Sheil, il cui cortometraggio di qualche anno fa (Cry) non lasciava sospettare tale potenza d’urto.

Nulla di nuovo dal punto di vista della trama, che sbriga in pochi minuti l’obbligatoria presentazione dei protagonisti, lasciando alle capacità attoriali della brava Olga Fedori più che alla caratterizzazione psicologica il compito di farci investire emozioni e aspettative sul personaggio della povera Lena.
Segue un tour de force di e morbosissime deviazioni psicopatologiche che non concedono un attimo di sosta: Mamma e Papà azzerano la delle famiglie cattive, spazzano via la concorrenza dei vari clan emersi durante questi anni (i Firefly di La casa dei 1000 Corpi e La casa del Diavolo) in primis) e si piazzano in testa a ogni classifica di nefandezze possibili.
Quando a film appena iniziato Papà vi accoglie masturbandosi dentro un pezzo di carne cruda (direi umana, a prima vista), osservando leggermente preoccupanti lo sperma gocciolare insieme al sangue vi domanderete preoccupati cosa potranno riservare i minuti seguenti.
E la risposta è nella rivoltante, a tratti insostenibile, atrocity exhibition che Steven Sheil mette in piedi con l’attiva collaborazione degli acidi colori di Jonathan Bloom e le vomitostucchevoli scenografie di Jess Alexander (uno dei pochi professionisti con un curriculum di spessore in una troupe comunque eccellente).

Papà, interpretato con coraggio e grasso culo nudo da un volgare, strabordante, cattivo sciatto e despotico Perry Benson al top della forma, ne combina di cotte e di crude ed è capace di terribili scoppi di furia, mentre Mamma ti coccola e culla prima di tagliarti e bucarti la pelle, provando nel mentre squassanti orgasmi.

Corrosivo ritratto dei comuni valori famigliari che poteva essere concepito solo in Inghilterra e realizzato con solforico, muffa, ruggine, sperma, sangue e tappezzeria, Mum & Dad mette alla prova la vostra resistenza e forza – persino in un incallito tifoso dell’ecatombe finale come il sottoscritto – un anelito di speranza: la serie di psicofisiche compiute da questa famiglia è tale che chiunque tiferà per Lena e vi troverete a metà visione con un forte prurito alle mani e la voglia di somministrare a questi quattro sciagurati un po’ delle loro stesse medicine.

Assai liberamente tratto dai fatti di cronaca inerenti Fred e Rosemary West, il film si avvale della validissima idea di ambientare il tutto nell’interzona aeroportuale, non luogo per eccellenza, con le varie scene scandite dal non tempo del passaggio dei vari voli sopra il tetto della casa maledetta, così come, in (azzeccatissima) assenza di colonna sonora, siamo dominati dal rombo degli aeroplani e dal ronzio delle luci al neon.

Girato con circa centomila euro in diciassette giorni, questa pellicola è uno schiaffo in faccia ai piagnistei dei nostri registuncoli che non trovano fondi, poveretti.
Steven Sheil riesce a far brillare ogni singola sterlina investita e a curare ogni aspetto della produzione, sfornando un prodotto la cui visione è obbligatoria per chiunque sia stufo delle confuse e videoludiche violenzuole della saga harmony di Saw.

Cannibalismo, incesto (suggerito in una delle scene più insopportabili del film) e tortura si alternano a stranianti scenette famigliari che volutamente riecheggiano Non aprite quella porta (memorabile la colazione con il televisore che trasmette film porno): il tutto ovviamente culminerà nell’apocalisse natalizia, dove alla montagna già intollerabile di nefandezze si aggiungerà il succosissimo scambio di ruoli fra Mamma e Papà.

Guarda anche  LOWLIFE [SubITA]

Arrivato a fine anno, Mum & Dad riafferma (ma ormai è inutile) lo strapotere europeo in campo horror e diventa un cult istantaneo che lascerà, ci si augura, tracce durevoli nella contemporanea del genere.

Recensione: latelanera.com

 

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By Anam

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