Nel 1989, Ivan Illich fece una presentazione straordinaria a una convocazione di luterani americani. Iniziò pronunciando una solenne maledizione sulla concezione contemporanea di “vita”. Si riferiva alla vita che si immagina quando si dice: “Fatti una vita!” o alla vita che tanti discorsi attuali cercano di conservare e gestire. David Cayley fu incuriosito dalla tesi di Illich secondo cui la vita era diventata un pericoloso idolo contemporaneo e cercò un’occasione per parlare con lui di questo tema, che era completamente assente dalla loro prima conversazione registrata nel 1988.
L’occasione si è presentata nell’inverno del 1992 a Brema e i risultati sono stati trasmessi in un unico programma nel corso dello stesso anno.
Una trascrizione di quella conversazione ha costituito anche il capitolo finale del libro “Ivan Illich in Conversation”.
La trasmissione rimane probabilmente il programma meno commentato e meno ascoltato che Cayley abbia mai mandato in onda. Era quasi come se nessuno dei due avesse parlato.
Cosa particolarmente sorprendente, dato che l’affermazione di Illich era così audace, così pertinente e così illuminante: non stava facendo altro che identificare la forma stessa della religiosità contemporanea.
L’audio originale dell’intervista è QUI
Questa è la mia traduzione della trascrizione della trasmissione 🙂