SEANCE [SubITA]

Titolo originale: Kôrei
Nazionalità: Giappone
Anno: 2000
Genere: Horror, Thriller, Esoterico
Durata: 98 min.
Regia: Kiyoshi Kurosawa

Unko Sato è una medium che lavora anche in collaborazione con la polizia per chiarire misteriose scomparse o tremendi omicidi. Lei e suo marito Kòji, che lavora presso uno studio che registra suoni e rumori per il cinema, dopo il rapimento da parte di un pedofilo di una bambina si trovano nei guai quando scoprono che la bimba si trova in fin di vita e misteriosamente all’interno di un “case” del fonico…

Kiyoshi Kurosawa è un signor regista che anche con questo film per la tv del 2000 dimostra tutto il suo talento nella messa in scena e nelle scelte narrative. Ci troviamo di fronte ad una storia di fantasmi classica ma che, come per il suo capolavoro Kairo – da bruciare invece il remake americano Pulse che elimina ogni intuizione geniale del regista nipponico per mettere insime un teen movie di bassissima lega, nasconde uno sguardo verso la solitudine, la vita e la morte che lascia il segno anche nello spettatore più avveduto. Ottima tutta la serie di caratterizzazione degli attori – Kôji Yakusho, Jun Fubuki, Tsuyoshi Kusanagi, Hikari Ishida, Kitarou, Ittoku Kishibe – e di spessore la di Takahide Shibanushi che dona al film un’aria malsana e sempre virata verso la tragedia. Il film è ancora debitore delle scelte stilistiche del post Ringu, ma Kurosawa sa come rigenerare un’idea ormai abusata – un po’ come ha fatto Tsukamoto col bellissimo Nightmare Detective – e mette in primo piano il mutismo della coppia, l’inadeguatezza di molti ad esistere e la condizione umana mai slegata dal proprio destino. È infatti il fato che ha deciso di frantumare una coppia già semi distrutta e di far passare per imbrogliona ed assassina una donna con poteri paranormali reali e precisi. Un apellicola tesa, ruvida, lenta con dei momenti assolutamente straordinari e con altri più “normali”, ma che ha dalla sua una messa in scena sopraffina ed una sceneggiatura di ferro. Finale ottimo per una pellicola da vedere senza paraocchi, sapendo che questo regista del sol levante ha un suo peso specifico da non sottovalutare.

Recensione: kavusclub.it

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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