PICKMAN’S MUSE [SubENG]

Titolo originale: Pickman’s Muse
Nazionalità: USA
Anno: 2010
Genere: Fantascienza, Horror, Thriller
Durata: 77 min.
Regia: Robert Cappelletto

Robert Pickman è ossessionato da visioni di un orrore ultraterreno, rivelategli tramite un antico manufatto scoperto in una chiesa abbandonata. Il suo dottore e amico, Ambrose Dexter, viene presto trasportato nei misteri che circondano la nuova ossessione di Pickman, e lotta per combattere le forze determinate a trascinare Pickman nell’inevitabile strada della pazzia.

Questo film si basa su due noti racconti di uno dei maestri della narrativa dell’orrore e del fantastico di inizi novecento, Howard Phillips Lovecraft, intitolati ‘L’abitatore del buio‘ (in inglese ‘Haunter of the dark‘, 1936) e ‘Il modello di Pickman‘ (in inglese ‘Pickman’s Model‘, 1926). Il primo racconto, quello citato ufficialmente sulla copertina del film, narra la storia dell’immaginario scrittore Robert Harrison Blake che, attratto ed ossessionato dalle guglie di un’antica chiesa abbandonata che sorge sulla Federal Hill, visibile dalla finestra della sua stanza, ne esplora gli interni, scoprendo un misterioso artefatto chiamato Trapezoedro Luminoso, il cui contatto richiama la figura dell’oscura creatura chiamata abitatore del buio che, disturbata dalla luce, trova il suo miglior ambiente nell’oscurità della notte. Il secondo racconto, invece, narra la storia di come un uomo, un tempo grande amico del pittore Richard Upton Pickman, si sia allontanato bruscamente da quest’ultimo dopo che l’artista gli aveva mostrato alcuni dei suoi grotteschi, terrificanti ed incredibilmente realistici quadri. Molti recensori affermano che le somiglianze tra i racconti ed il film siano pressoché nulli, ma in verità vi sono diverse, seppur piccole, similitudini: dal primo racconto il film riprende l’ossessione del protagonista verso un’antica chiesa abbandonata, al cui interno si trova il misterioso Trapezoedro Luminoso, che anche nel film richiama misteriose ed occulte creature. Dal secondo racconto il regista riprende la vocazione di Pickman nel ritrarre soggetti che, con realismo sorprendente, riescono ad imprimere in coloro che li osservano terrore puro, e la trasmissione di ciò che l’artista dipinge da parte di esseri o entità sovrannaturali. Se perciò si cerca la trasposizione cinematografica di uno dei due racconti sopra citati, sarà meglio guardare altrove, poiché il film, eccetto questi piccoli elementi, narra vicende leggermente nuove e diverse.

Questo elemento potrebbe essere ritenuto negativo per gli amanti dello scrittore di Providence, ma non deve tuttavia trarre in inganno: lo spirito che si respira negli scritti di si può ben riscontrare nel film, anche grazie all’atmosfera tipica di tutto ciò che l’autore ha scritto magistralmente ricreata dal regista. Questo è forse l’elemento forte del film: l’atmosfera macabra, straniante, la sensazione che qualcosa sia perennemente in agguato da qualche luogo indefinito, o magari nella stessa dell’artista; un’atmosfera presentata nella sua miglior forma in un’opera cinematografica tratta dai racconti di Lovecraft. La colonna sonora, a di Willy Greer, aiuta sensibilmente a creare questo tipo di atmosfera, tuttavia risulta ripetitiva, negli sporadici momenti in cui è presente, poiché composta da una serie unica di suoni che si ripetono. Un altro elemento non del tutto convincente è da ricondurre agli effetti: è molto facile riconoscere che per fare il sangue sia stata utilizzata della pittura rossa.

Ma bisogna ricordarsi che questo film è una piccola opera indipendente, messa insieme con pochi mezzi ed ancor meno fondi e perciò questo elemento non è tanto marcato da intaccare il prodotto finale. Proprio per questa natura indipendente si deve fare un plauso per il realismo con cui sono presentati i mostri, seppur presenti solamente in pochi fotogrammi. Altro plauso è da fare agli attori che hanno preso parte alla produzione, da Barret Waltz nel ruolo di Pickman, a Maurice McNicholas nel ruolo del dottor Ambrose Dexter, fino anche a Joyce Porter nel ruolo della proprietaria dell’appartamento in cui vive il pittore che, nonostante le limitazioni che il panorama indipendente ha, sono riusciti a dare forma a situazioni ed emozioni in modo convincente. Per concludere, ‘Pickman’s Muse‘ è un film assolutamente da vedere, per gli amanti di Lovecraft e dell’horror in generale, partendo con il presupposto che lo svolgimento della narrazione è piuttosto lenta e che non riprende per filo e per segno nessun racconto dell’autore di Providence.

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Recensione: erikscrem.wordpress.com

 

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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