HARVEST LAKE [SubITA]

Titolo originale: Harvest Lake
Paese di produzione: USA
Anno: 2016
Durata: 78 min.
Genere: Drammatico, Fantastico, Horror
Regia: Scott Schirmer

Cinque amici cadono sotto l’influenza di una seducente presenza ultraterrena che minaccia di cambiare le loro vite per sempre.

Scott Schirmer è quel regista originario dell’Indiana che nel 2012 è salito alla ribalta con un film spiazzante e disturbante, “Found”, un coming of age drammatico e intriso di orrori familiari. Con il suo lavoro successivo ci si poteva aspettare qualcosa di simile, invece dopo quattro anni di attesa “Harvest Lake” ci catapulta in un mondo surreale e oscuro, dominato dagli impulsi sessuali più reconditi e primordiali. Un che stavolta si annida lontano dalle mura di casa, perché è parte integrante della natura senza essere necessariamente un elemento negativo.
L’incipit è piuttosto eloquente: protagonisti sono due giovani che praticano un amplesso sdraiati nel bosco, finendo poi per raccogliere del nettare misterioso che cade dall’alto. Un tema che viene affrontato in modo ricorrente durante la visione dell’opera, un’esperienza sonora e sensoriale ambientata attorno a un lago nel quale sembra vivere una creatura che ha su tutte le persone che si avvicinano ad esso. Un’ che rende disinibiti, lasciando cadere ogni barriera razionale e trasformando spesso una semplice passeggiata nel verde in un focoso rapporto sessuale, anche gay o lesbico.
Da “Harvest Lake” non ci si deve attendere spiegazioni ma bisogna solo lasciar correre le immagini che esplorano di continuo la natura circostante, nella quale i giovani scovano strani organismi o frutti legati in qualche modo al sesso, tanti piccoli indizi che ci permettono di atterrare su un finale weird orgiastico che vale da solo il prezzo del biglietto.
In questo film la colonna sonora è molto importante, si tratta di lunghi tappeti ambient che creano una splendida e suggestiva atmosfera fuori dal tempo, un sospeso che evoca un ritorno al principio, al peccato originale, alla (ri)nascita (i corpi continuamente nudi) e alla celebrazione della vittoria definitiva del dionisiaco sull’apollineo. Il in “Harvest Lake” è ridotto a un puro impulso psicofisico, un richiamo latente che manovra la mente e il corpo alla ricerca esclusiva della libidine. Per questo motivo Scott Schirmer si allontana dai territori horror del suo primo lungometraggio, con una pellicola che potremmo definire un mystery erotico dalle atmosfere oniriche e crepuscolari (con interessanti e avvolgenti derive fantasy). Una visione non per tutti i gusti, ma consigliata esclusivamente agli amanti di quel cinema sensoriale che pone la natura al centro dell’universo. Dove l’orgasmo è la comunione assoluta con essa.

cinemaestremo.wordpress.com

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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