Titolo originale: Talhotblond
Paese di produzione: USA
Anno: 2012
Durata: 87 min.
Genere: Drammatico
Regia: Courteney Cox
Le Relazioni Pericolose all’epoca dell’Internet.
Quando un film è tratto da un documentario uscito pochi anni prima su una storia vera e nera, sai già che il realismo sarà il suo punto di forza. Questo ottimo dramma rispetta la regola: la fedeltà alla tragedia reale è la sua forza, rendendo tutto maestosamente potente, ruvido, compatto, come sa esser la vita nei suoi frangenti più intensi. Da noi in Italia è uscito con il sottotitolo “trappola virtuale”, che lascia già intendere che ciò a cui assisteremo concerne l’impatto delle chat e delle identità virtuali nelle nostre vite, qualcosa da cui non siamo stati messi in guardia se non facendo noi stessi da cavie, nella nostra generazione. Ciò che maggiormente aggredisce la nostra coscienza, durante la visione, è la facilità con cui la psiche costruisce un percorso parallelo alla realtà, facendo confluire nel virtuale le emozioni inespresse nella vita reale. Un padre di famiglia, apparentemente irreprensibile nelle sue responsabilità, scopre il mondo virtuale e chatta con una ragazza. Poco a poco la deriva che prende il loro legame finirà per devastare la sua psiche ed il suo piccolo mondo. Non si può spoilerare oltre. Film fatto molto bene, con attori di grande efficacia, e soprattutto fedele ai fatti. Nessun fronzolo o concessione a bizzarrie estetiche o altri stratagemmi artistici che rendano originale la visione. Ci caliamo in un contesto che è maledettamente quotidiano, aderente al nostro tempo, concreto e diretto. La semplice veridicità è il succo del film ed è ciò che spaventa e sconvolge per davvero, il suo realismo lo rende mostruoso. Si tratta di un dramma/thriller estremamente impattante, vicinissimo alle dinamiche psicologiche che – sebbene con accenti, intensità ed effetti diversi – coinvolgono milioni di persone nel mondo. In un frammento di questa realtà virtuale vediamo confluire tutte le fragilità della psiche contemporanea, delle lacune nella costruzione dell’io, delle sue difese, delle sue armi. Azioni e conseguenze, punto. Film imperdibile e da ammirare per la nuda tragicità che coinvolge lo spettatore, fino al finale a sorpresa. Grande!
Rece: Claudio Marucchi
Sottotioli: Catsick’s lair
