JESUS SHOWS YOU THE WAY TO THE HIGHWAY (SubITA)

Titolo originale: Jesus Shows You the Way to the Highway
Paese di produzione: Spagna, Estonia, Etiopia, Lettonia, Romania,
Anno: 2019
Durata: 83 min.
Genere: Azione, Commedia, Fantascienza, Visionario, Grottesco
Regia: Miguel Llansó

L’agente speciale Gagano sogna di lasciare la Cia per aprire una pizzeria con la moglie Malin ma la crisi economica globale lo ha frenato. Ha però davanti a sé un altro spinoso caso da affrontare: un virus informatico sta attaccando il sistema operativo della Cia, orchestrando partite di scacchi contro se stesso e mutilando gli agenti che osano infiltrarsi nella simulazione per affrontarlo. Incaricati di annientarlo, gli agenti Palmer e Gagno viaggiano nelle profondità del virtuale ma la loro missione viene rapidamente compromessa. La simulazione si rivela essere così una delirante trappola psichedelica.

Operazione Jungle

Dopo avere fatto incetta di premi tra i principali festival dedicati al cinema fantastico e di fantascienza come il Fantasia, Neuchâtel e il Sitges, la seconda fatica dietro la macchina da presa sulla lunga distanza di Miguel Llansó non poteva non fare scalo al Trieste Science+Fiction Festival, laddove il cineasta estone è una vecchia vista la partecipazione nel 2015 con il suo esordio Crumbs. A quattro anni da quel folgorante primo appuntamento che ha fatto scoccare la scintilla tra il regista e la kermesse giuliana, Llansó è tornato al Politeama Rossetti per presentare nel concorso della 19esima edizione la sua nuova, schizofrenica e delirante audiovisiva battezzata Jesus Shows You the Way to the Highway.
Un titolo, questo, che è davvero tutto un programma e che racchiude in sé l’essenza del modo di concepire il cinema e il modus operandi di chi lo ha “partorito”. Coloro che non hanno sino ad oggi avuto alcun contatto con essi dovranno entrarci subito in sintonia, accettando con e mente aperta le regole del gioco, pena l’allontanamento e il rigetto. Al contrario, chi ha visto e apprezzato Crumbs e i cortometraggi di Llansó arriva già preparato alla fruizione, avendo acquisito gli anticorpi necessari ad affrontare una pellicola del tutto fuori controllo sparata sullo schermo come fosse una pallina in un flipper andato in tilt. Tilt provocato volutamente da un regista che non conosce limiti e li abbatte quando si tratta di mandare in frantumi convenzioni linguistiche e il tanto temuto politically correct. Quest’ultimo in particolare è il suo bersaglio principale e quello contro il quale scaglia con più forza le frecce dal suo arco (società, politica, buon costume, morale, religione, personaggi storici e Istituzioni) lo dimostra ampiamente. Per questo dietro un marasma di cose, situazioni, personaggi improbabili e parole, non c’è solo la volontà di rompere gli argini con un divertissement sempre sopra le righe, ma anche la mission di andare a prendere rottami, rifiuti e detriti per reciclarli fisicamente e metaforicamente.
Stavolta siamo nel campo dello spionaggio che mescola il proprio DNA con quello della famiglia allargata della fantascienza. Ci ritroviamo catapultati al seguito di DT Gagano, un agente speciale che vorrebbe lasciare la CIA per iniziare un’attività con la moglie Malin. Proprio quando sta per presentare la lettera di dimissioni, uno strano virus informatico attacca il sistema operativo dell’agenzia, mandando a rotoli i suoi progetti. Gagano e il suo partner, viaggiando nella virtuale, dovranno infiltrarsi nel sistema per sradicare il virus. Le cose, tuttavia, non vanno secondo i piani: il virus prende il controllo del sistema, mettendo a repentaglio la stabilità dell’intero pianeta. Quando il virus raggiunge il mondo reale, intessendo oscuri e complessi intrighi politici, Gagano, intrappolato nella realtà virtuale, dovrà trovare il modo di liberarsi, solo per scoprire che alla fine niente è come sembra.

Llansó firma un’autentica baraonda di fantascienza nel quale trova spazio di tutto e di più. E quando è tutto e proprio tutto. Tanto in scrittura quanto in messa quadro sfodera l’arsenale pesante per dare vita a un mash-up trans-genere che ha il sapore della maionese impazzita. Jesus Shows You the Way to the Highway è in tal senso un contenitore nel quale vengono riversati satira, grottesco, fumetto, videogioco, musica, vintage, analogico, immaginari, arti marziali, stop motion, spy-story e amplificata. Il tutto in un frullato che unisce Matrix alle allegre scazzottate alla Bud Spencer, i B-movie e le invenzioni alla Margheriti. Insomma, chi non ha intenzione di accogliere a braccia aperte un simile delirio farà bene a scendere subito dal treno, perché le regole di sono quelle appena descritte. Prendere o lasciare perché non esistono vie di mezzo.

Guarda anche  SEE YOU IN HELL, MY DARLING [SubENG]

Francesco Del Grosso / cineclandestino.it

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By Anam

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