DR. CALIGARI [SubITA]

Titolo originale: Dr. Caligari
Nazionalità: USA
Anno: 1989
Genere: Commedia, Erotico, Esoterico, Fantascienza, Grottesco, Horror, Visionario
Durata: 80 min.
Regia: Stephen Sayadian

La dottoressa Caligari (Madeleine Reynal) lavora nella stessa clinica per malattie mentali nella quale si svolsero, agli inizi del secolo, le imprese del suo celebre avo. Specializzata nella terapia dell’elettroshock, la dottoressa ha conquistato fama di esperta conoscitrice di ogni tipo di comportamento socialmente deviante e sembra la persona adatta per guarire la signora Van Houten (Laura Albert) afflitta da una grave psicosi sessuale. Quando, tuttavia, la cura ha inizio, il signor Van Houten scopre che gli esperimenti condotti dalla Caligari esulano da qualsiasi giustificazione professionale ed ubbidiscono soltanto alla sua sfrenata, sadica follia: praticando lobotomie e iniettando misteriosi sieri nelle vene degli ospiti della clinica – insaziabili ninfomani, travestiti e serial killer con tendenze cannibalesche – la dottoressa ha in mente di passare alla storia come colei che ha osato realizzare il primo trapianto di libido.

Il film di Stephen Sayadian (autore di Cafe Flesh) non è propriamente un sequel del Gabinetto del dottor Caligari quanto una personalissima esercitazione sullo stile dell’espressionismo tedesco bizzarramente filtrato dai surreali colori di un comic-book aggressivo e provocatorio. Volutamente pretenzioso nei dialoghi e nelle inquadrature, ha riscosso buona accoglienza da parte della critica americana.

Recensione: mymovies.it


Credere che la realtà sia quella che abbiamo davanti agli occhi può servire ad attraversare la strada. Ma se si vuol ficcare il naso un po’ più a fondo per capire qualcosa in più, bisogna abituare le narici al sur-reale, allargare un po’ i recinti della propria coscienza , renderla più elastica, aprire qualche piccolo spiraglio, almeno ogni tanto.
Quando non devi filare in ufficio e non hai il traffico da gestire.
O almeno così mi pare!

La postura del Caligari’s Insane Asylum può essere d’aiuto.
Parecchia robaccia a cui siamo abituati e che ci ciucciamo tutti i giorni
si nasconde fra i colori sgargianti comic book e le pose assurde che si vedono in questo film, uno sCult che mette in mostra tutto il disfunzionale possibile, partendo dalla libido.
Una “posa” continua, che denuncia quella che siamo costretti a darci tutti i giorni.
Un filmaccio bellissimo che piace a parecchi e disgusta altrettanti.

Lo dice pure la Signora Van Houten nel film:
“conosco qualcuno che balla il tango
e conosco qualcun altro che preferisce andarsene”.

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