AMARELO MANGA [SubITA]

Titolo originale: Amarelo Manga
Paese di produzione: Brasile
Anno: 2002
Durata: 103 min.
Genere: Drammatico
Regia: Cláudio Assis

Il film non ha un protagonista, il protagonista è il popolo brasiliano, personificato nei nativi di Recife, senza legami, tabù o pregiudizi.
Trattando temi come la necrofilia, l’omosessualità e l’adulterio senza essere oscuro, Assis ritrae la misera realtà dei suoi personaggi in modo naturale, come li vediamo nella vita quotidiana, senza trasformarli in eroi o vittime della realtà sociale.

Il film è naturale e viscerale, ma disgustoso e angosciante, come ha descritto il regista stesso: “Yellow Mango è un pugno nello stomaco. “La fotografia gialla epatica che circonda tutto il film è opera dell’eccezionale direttore della fotografia Luiz Fernando de Carvalho, che ha colto l’idea che il giallo mango è tutto ciò che è consumato, i denti vecchi e giallastri, i muri scuri, le sputacchiere, le cose offuscate dal tempo.
Ed è in questa atmosfera che i personaggi popolano il Texas Hotel, il centro della vicenda. Lì comanda l’omosessuale Dunga, cuoco e custode, innamorato del macellaio Wellington Canibal, che tradisce la moglie evangelica Kika.
Inoltre, il necrofilo Isaac, che vive al Texas Hotel, incantato dalla barista Lígia, finisce per trasformare la vita di Kika.
Claúdio Assis lascia aperti i finali, come le ferite, perché sa bene che il riflesso dello spettatore è più importante quando il film finisce, quando l’impatto si calma e la comprensione sulla realtà mostrata si conclude. (Fonte: Tela Crítica).

Making of.

[Uno scritto che ho trovato in rete] cerca di esaminare il rapporto tra il cinema e la simbologia del cibo, perché il cibo non si limita al suo valore nutrizionale, ma abbraccia culture, simboli e socievolezza. Questo rapport sarà realizzato sfruttando il lungometraggio “Amarelo Manga”, uscito nel 2003 e diretto dal pernambuco Claudio Assis. Si può concludere che i termini del cibo analizzato nelle scene del film coinvolgono i sensi del piacere e della socievolezza. Il cibo associato alla genera soddisfazione, cannibalismo, personalità adultera. E la strage di un bue simboleggia il degrado dei valori umani. Il punto centrale dell’analisi di questo studio è stata l’importanza della carne che ha permeato tutte le espressioni discusse. per il cibo, tempo come simbolo di potere, sesso e cannibalismo. Infine, la carne del bue macellato poteva portare a riflettere sulla violenza che l’animale subisce prima di diventare un alimento quotidiano, per contribuire al dibattito sulla scienza dell’antropologia alimentare nel campo delle scienze umane e sociali, collegando questo filo al cinema come strumento al servizio della cultura.

Il resto però è in portoghese… chi volesse dare un’occhiata (magari tradurlo!!!) può cliccare qui.

Come è il film ?
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