Titolo originale: Undo
Paese di produzione: Giappone
Anno: 1994
Durata: 47 min.
Genere: Drammatico, Sentimentale
Regia: Shunji Iwai
Yukio e Moemi, una giovane coppia, vivono in un piccolo appartamento. La donna sviluppa una strana e ossessiva mania verso corde e spaghi che la portano a legare ed annodare tutti gli oggetti che la circondano. L’uomo si rende ben presto conto che qualcosa non funziona nella mente della sua compagna e capisce che l’ossessione di Moemi verso i nodi, non è altro che un tentativo di legarlo indissolubilmente a lei.
Mediometraggio dark e fortemente simbolico che lascia già trasparire lo stile del regista.
Il legame dell’amore è fatto di nodi: lo sa bene la ragazza che di fronte al fidanzato intiepidito precipita in un’ossessione che la porta a legare e annodare qualsiasi oggetto (comprese le tartarughe di casa), fino a un esito che approda a un bondage trasfigurato. La narrazione è ridotta all’essenziale, lasciando ampio spazio al moltiplicarsi delle matasse, la cui ossessività rimbalza nella ripresa frenetica di una cinepresa traballante. Una metafora del sentimento di dedizione ed esclusività, che si concretizza in una efficace materialità.
