THE VALLEY OF THE BEES [SubITA]

Titolo originale: Údolí vcel
Paese di produzione: Cecoslovacchia
Anno: 1968
Durata: 97 min.
Genere: Drammatico, Storico
Regia: Frantisek Vlácil

Ondřej è il figlio di un proprietario terriero della Boemia medievale. Quando il genitore si sposa con una giovanissima fanciulla (Lenora), il ragazzo rimane coinvolto in un incidente. Preso dai sensi di colpa, il chiede alla Maria di salvargli la vita e in cambio farà in modo che si unisca a un noto Ordine di votati alle fede cristiana. Trascorsi alcuni anni in un monastero, Ondřej sentirà il bisogno di prendere un’importante decisione. Armin – cavaliere di rango maggiore nonché amico – proverà a farlo ritornare sui suoi passi.

František Vláčil potrebbe essere considerato un fenomeno del cinema cecoslovacco degli anni Sessanta, e solitamente è così che viene inquadrato. Essendo più anziano della terza generazione della FAMU (la Scuola di cinema e della Accademia di arti dello spettacolo di Praga) e girando film del tutto originali rispetto al resto della produzione, non apparteneva realmente alla cosiddetta nouvelle vague cecoslovacca. Il suo linguaggio cinematografico si avvicina maggiormente a quello dell’immagine statica e del suono non realistico, più che alla testimonianza diretta del quotidiano e alla poesia della e del movimento. Il suo capolavoro Marketa Lazarová è lungo senza essere epico, crudo senza essere realistico, e impiega il simbolismo cristiano e pagano pur restando fondamentalmente laico. La valle delle api è per molti versi simile al film precedente, probabilmente (ma non solo) perché è stato concepito nello stesso periodo e deriva in parte dal suo più spettacolare predecessore.

Il film è un esempio della migliore fotografia in bianco e nero degli anni Sessanta. Anche se girato in widescreen anamorfico, non rinuncia a composizioni centrali o estreme. Non sono rare le inquadrature in cui i personaggi guardano direttamente in macchina. Si alternano interni bui ed esterni inondati di luce, campi lunghi e dettagli ravvicinati. A volte le immagini si fanno quasi astratte nel tracciare le forme e le superfici degli oggetti e del corpo umano. Tutto questo, insieme a un impianto sonoro non naturalistico, accentua in modo sorprendente il realismo complessivo del film, che ancora oggi stupisce per la sua interpretazione insolitamente moderna del genere storico. Come Marketa Lazarová, il film è tratto da un romanzo. La valle delle api fu scritto da Vladimír Körner e adattato per lo schermo dallo stesso autore in collaborazione con Vlácil. Mentre lo sviluppo e la lavorazione di Marketa Lazarová durarono svariati anni, a detta del regista La valle delle api fu molto semplice da realizzare. Anche se il film verrà sempre messo in ombra dal suo più lungo e monumentale predecessore, può certamente essere considerato uno dei migliori titoli cecoslovacchi degli anni Sessanta, se non del cinema ceco in assoluto.

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By Anam

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