EL METODO [SubITA]

Titolo originale: El Metodo
Paese di produzione: Argentina, Spagna
Anno: 2005
Durata: 115 min.
Genere: Drammatico
Regia: Marcelo Piñeyro

A Madrid si sta svolgendo un incontro della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale e le strade sono invase dai manifestanti. Nel frattempo, presso la sede di una multinazionale, è in programma una prova di selezione per un posto di dirigente, alla quale si presentano sette candidati, due e cinque uomini. Questi vengono radunati in una stanza, dove vengono invitati a prendere posto intorno a un tavolo, di fronte a un videoterminale. La voce di un altoparlante li informa che saranno loro stessi, attraverso una serie di test, a dover decidere chi eliminare; contemporaneamente, rivela loro che uno dei presenti è, in realtà, uno psicologo in incognito.

Note
Film liberamente ispirato al dramma teatrale El método Grönholm dello scrittore catalano Jordi Galceran. Premio Goya 2005 per il miglior non protagonista a Carmelo Gómez, e per il miglior adattamento agli sceneggiatori Marcelo Piñeyro e Mateo Gil.

Secondo voi, si può realizzare un thriller tesissimo che gravita interamente attorno ad un colloquio di lavoro? Per quanto può sembrare assurdo, la risposta è sì e colui che lo ha fatto è l’argentino Marcelo Pineyro (“Burning money”, “Paradise ashes”), sceneggiatore e regista cinquantaduenne che fra il 2003 e il 2009 ha vinto un paio di decine di premi internazionali. E non solo lo ha realizzato questo thriller, ma lo ha anche fatto molto bene. Il film, che si chiama El metodo e che è passato per rassegne e festival col titolo internazionalizzato in “The method”, è ambientato a Madrid, in un grattacielo in cui moltissime società hanno i loro uffici. In quello della Dekia arrivano sette soggetti – Carlos, Nieves, Fernando, Ricardo, Enrique, Julio e Ana – che aspirano ad ottenere un posto di alto livello nella multinazionale. Vengono fatti accomodare attorno ad una scrivania e, nonostante il tempo passi, della Dekia non si presenta nessuno. Piano piano, mentre la situazione si fa sempre più strana, i sette candidati vengono a sapere che stanno per essere valutati con lo sperimentale metodo Gronholm e che la prova è in realtà già cominciata. Minuto dopo minuto la tensione e la competitività salgono esponenzialmente e ben presto i sette si troveranno coinvolti, uno contro l’altro, in un agguerrito scontro psicologico per non essere scartati.

Scritto da Pineyro a quattro mani con lo spagnolo Mateo Gil a partire dalla commedia teatrale El metodo Gronholm di Jordi Galceran, “The method” è un single-location-movie a metà fra “La parola ai giurati” di Lumet e “Americani” di Foley, un film drammatico ambientato nel mondo degli uffici delle multinazionali che sfiora i meccanismi del thriller, sempre ricco di una buona suspense e che non si fa mancare persino un paio di azzeccati colpi di scena. Ben recitato tanto dai protagonisti quanto dai comprimari, il di Pineyro è ottimamente ritmato e si regge in piedi su una sceneggiatura ferrea, sia nei dialoghi che nell’evoluzione narrativa. Al centro della storia ci sono queste sette persone ed il tutto ruota attorno alle loro psicologie che si incontrano/scontrano in una situazione di forte rivalità, dalla quale emergono tutti i punti di forza e debolezza di ognuno portati all’estremo in un vortice di iniquità ed istinto di sopravvivenza. A tal proposito, al di là dell’interesse suscitato da queste trattazioni, è inoltre chiara l’accusa del regista al capitalismo (non è un caso che la vicenda si svolge nello stesso giorno delle proteste no-global per le strade di Madrid) ed alla sua capacità di fagocitare l’uomo, di trasformarlo in una creatura poco umana che, preda delle proprie ansie, delle proprie frustrazioni e delle proprie ambizioni, è spinto a pensare, comportarsi e vivere in maniera egoistica, abietta e degradante. “The method” ha ricevuto 5 nomination ai Goya 2006 (ne ha poi vinti 2: Miglior Sceneggiatura Non Originale e Miglior Non Protagonista – Carmelo Gomez) e 4 nomination ai Condor d’Argento degli Argentinean Film Critics Association Awards.

Guarda anche  MAYHEM [SubITA]

Recensione: pellicolascaduta.it

Come è stato il film ?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

Related Posts

AGRAfilm è ONLINE AGRAfilm è OFFLINE