COGS – The Making of Pere Ubu’s CARNIVAL OF SOULS

è la seconda uscita del nuovo ciclo di album iniziato con Lady From Shanghai del 2013. Alcune delle canzoni sono state sviluppate da un underscore composta per il film , eseguito dal Film Group nel luglio 2013.

Nel novembre 2013, una versione “truppe d’assalto” della è andata in tour in Francia, Italia, Croazia, Unito e Irlanda suonando le canzoni come lavori in corso. Il tour è stato chiamato ‘Visions Of The Moon’.
Dalla rielaborazione delle registrazioni di questo tour nasce .

Le versioni in cd e in vinile sono leggermente diverse. La versione in vinile non include la canzone “Brother Ray”. La versione su cd non include i cinque “Strychnine Interludes”. La è semplice: “Brother Ray” è lunga dodici minuti e non ci starebbe sul vinile senza compromettere la qualità del suono. (Lati di LP molto più lunghi di diciotto o venti minuti non sono possibili senza conseguenze).

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Cogs (Ingranaggi) è la pubblicazione di 100 pagine di note di copertina che accompagna l’uscita di dei Pere Ubu. David Thomas porta il lettore dietro le quinte della concezione dell’album, con approfondimenti sul funzionamento interno unico di questa straordinaria band.

“I sono una macchina. Gli ingranaggi sono allineati in modo che il motore enfatizzi piuttosto che omogeneizzare i contributi unici di ogni individuo. I nervi scoperti, la turbolenza e l’imprevedibilità, la provocazione e il caos, sono cablati nell’apparato”.
David Thomas

“A David piace lanciare la palla curva del disagio!”
Gagarin

Il diario di Keith Molinè, citato in Cogs, rivela i suoi non censurati sul tour, l’episodio del visto USA e l’incarnazione dell’album.

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Con il commento di tutti i musicisti dei Pere Ubu, così come del fonico Nadan Rojnić, i testi e, naturalmente, un flusso di note, questo è più che un accessorio della musica. Si tratta di ciò che si può fare quando si ignora ciò che può o non può essere possibile, si va e basta.

Il libro è stato disegnato da Kiersty Boon.
La copertina è stata disegnata da John Thompson su disegni di Alexandre Horne.

La traduzione del libro è di Francesco Vecchi

 

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