TONY [SubITA]

Titolo originale: Tony
Paese di produzione: UK
Anno: 2009
Durata: 76 min.
Genere: Drammatico, Horror, Thriller
Regia: Gerard Johnson

Tony è un uomo solitario, remissivo e “perdente”, con una passione poco salutare per i film d’azione. Ma questo non lo ferma dal cercare di farsi nuovi amici, come lo spacciatore che “lavora” vicino a casa sua o le ragazze che promuovono i loro “servizi di compagnia” nelle cabine telefoniche. Vicini di casa, ispettori delle licenze TV, gay in cerca di conquiste e sballati sono tutti benvenuti nell’appartamento di Tony… Ma quando un bambino del quartiere scompare il suo stile di vita comincia ad attirare l’attenzione e i suoi segreti cominciano a essere esposti. E sono tanti segreti…

Quella tra il regista Gerard Johnson e il versatile attore Peter Ferdinando è una collaborazione indissolubile iniziata fin dai primi cortometraggi (“Mug” e l’omonimo prototipo “Tony”) e poi proseguita con gli unici due film per ora realizzati da Johnson, “Tony – London Serial Killer” e il violento crime movie “Hyena” (2014). L’idea del corto qui viene dilatata in settantasei minuti, per un risultato decisamente positivo impregnato di un realismo sociale che cerca di andare oltre la psicologia del personaggio protagonista. Tony non è un assassino seriale come tanti altri: anche se commette alcuni omicidi, le intenzioni del regista non erano quelle di realizzare l’ennesima pellicola sul tema, London Serial Killer è infatti un appellativo appiccicato dai produttori al titolo originale, ovviamente per attirare una maggiore attenzione tra il pubblico. Tony è un disoccupato che vaga per le strade della Londra operaia (un ragazzino che incontra gli dice di tifare per il West Ham, tutto chiaro adesso), la sua vita è divisa tra questo continuo vagabondare e la solitudine del suo squallido appartamento, dove l’uomo trascorre il guardando film d’azione in VHS su un vecchio televisore. Proprio all’interno della casa si consumano i delitti, come ad esempio quando egli attira un omosessuale conosciuto poco prima in un locale e poi stordito con un dentro la sua abitazione.

Una volta comprese le dinamiche mentali del personaggio e quel suo approccio timido e impacciato nel rivolgersi agli altri, possiamo già immaginare come sarà il suo destino: amaro e senza via di uscita, come spesso accade per tutte le persone invisibili che affollano le nostre metropoli. Gerard Johnson punta infatti il dito su Londra, una città dispersiva nella quale non è facile instaurare rapporti umani, un luogo che fagocita gli individui incapaci di affrontare la quotidianità. Rispetto al cortometraggio, il regista ha smussato alcuni passaggi da lui considerati ingenui per favorire le atmosfere, il degrado, lo straniamento in cui è immerso Tony, come ad esempio nella scena in cui il protagonista si risveglia nel letto con un cadavere accanto: “morning. Do you want a cup of tea? Do you want some breakfast? I’ll make some breakfast”. Il film è stato girato seguendo l’ordine cronologico e per giunta riusciamo a percepire più di un dialogo improvvisato, una scelta condivisibile proprio per evitare qualsiasi tipo di costruzione a tavolino del plot, in effetti poco più che abbozzato nel suo incedere ciclico e ridondante. Quella di “Tony” è una visione sicuramente consigliata, dopotutto non è facile imbattersi in un personaggio così fragile ma allo stesso così spietato. Un uomo che suscita compassione poiché è umano più delle sue vittime, un estraneo che vorrebbe esistere ma che invece è costretto a far sparire gli altri. Un piccolo dramma intelligente, sottile, toccante.

cinemaestremo.wordpress.com

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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