THE ALZHEIMER CASE [SubITA]

Titolo originale: De zaak Alzheimer
Paese di produzione: Belgio, Paesi Bassi
Anno: 2003
Durata: 120 min.
Genere: Azione, Thriller
Regia: Erik Van Looy

Vince e Verstuyft sono la miglior squadra di della polizia di Antwerp. Quando devono confrontarsi con la scomparsa di un loro superiore e l’omicidio di due prostitute, la pista li conduce al Angelo Ledda, che però si è ritirato dalla professione perché ha contratto l’Alzheimer.

De zaak Alzheimer (The Alzheimer Case) o The Memory of a Killer (2003) di Eric Van Looy è un missing film, come del resto anche The Loft del 2008. Il regista belga è oggetto di culto nel web, soprattutto tra gli appassionati del genere thriller che Van Looy sembra manovrare meglio degli stanchi film americani. Film robusti, ben diretti, magnificamente interpretati, Loft e The Alzheimer Case meriterebbero di essere visti e apprezzati anche in Italia, ma la censura del mercato è peggiore di quella dei preti, quindi non resta che abbaiare alla luna. Con Wolfgang Murnberger, Van Looy è uno dei migliori cineasti di suspense al fulmicotone, niente meditazioni esistenziali (che affliggono le potenti leve di un Michael Mann in bilico tra azione e riflessione), al bando la finesse geometrique del neo-noir made in Hong Kong, solido impianto classico che è di casa in Francia – vedi Olivier Marchal più fortunato nell’esportazione ma non migliore di Van Looy. Sono passati sette anni dall’uscita del Caso Alzheimer, molti perché si possano nutrire speranze di vederlo; per il film nasce vecchio, infatti, l’azione (brutale e veloce come una rasoiata) è declinata al 1995.

Non si accettano scommesse. Come in Memento e in Vengeance, la mappa della memoria che sbiadisce si può ricostruire artificialmente: la differenza sta tra il mettere a posto i nessi e perderli per sempre. Eric Van Looy è un grande direttore di attori, un grande costruttore di suspense, le oltre due ore del Caso Alzheimer non stancano, il film corre a perdita di fiato, percosso da uno strabiliante score di metallurgia urbana (vengono in mente i primi Einstürzenden Neubauten, Strategien Gegen Architekturen) in un ipercinetico circuito asfalto-grattacieli-ascensori-scale. Eric Van Looy sente l’influenza di Michael Mann, la offre agli spettatori, depurandola dagli artifacta del noir esistenziale, non ha timori reverenziali verso il grande Mann, prende in prestito e ci consegna un grande film con gli interessi. Memento è il capostipite dei cocci della memoria a ritroso, Vengeance è uno scolaro diligente, The Alzheimer Case un maestro.

filmtv.it

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By Anam

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