SA MAJESTE’ MINOR [SubITA]

Titolo originale: Sa Majesté Minor
Paese di produzione: Francia, Spagna
Anno: 2007
Durata: 101 min
Genere: Commedia, Fantastico
Regia: Jean-Jacques Annaud

In un’isola immaginaria sperduta del Mar Egeo, in un’epoca molto lontana precedente a quella di Omero, Minor, mezzo e mezzo maiale, orfano e muto, trascorre giorni sereni nel dolce tepore del porcile in compagnia della sua cara amica la Troia. Durante un’escursione in una foresta mitologica, si imbatte in uno dei personaggi più influenti del suo periodo, il dio Pan – alias Satiro, che lo inizia con i suo modi particolari agli imprevisti del paganesimo. Appollaiato su un ramo d’olivo per spiare Clytia, del Patriarca promessa al poeta Karkos, Minor cade rovinosamente e muore. Dato che si è ancora all’inizio del film e l’epoca lo consente, resuscita e recupera la parola. Gli abitanti, sbalorditi, si accorgono che non solo lui non è morto, ma che è anche dotato di un eloquio stupefacente. Su consiglio dell’indovino, Minor è incoronato re. Cominciano così le noie…

L’ che sussurrava alle scrofe

Bizzarro ma non troppo, travestito da commedia, Sa Majesté Minor non impressiona certo per la profondità dei personaggi o per l’eccesso di fantasia. Altrove è rivolta l’attenzione di J.J. Annaud, affermato regista francese che, in più di una sua opera (La guerre du feu, Nel nome della rosa), dimostra una certa predilezione per l’insania e la brutalità dell’ d’altri tempi, elementi qui accostati a una sessualità senza pudore. Questa sua undicesima opera, impreziosita dagli scenari del compianto Gérard Brach, gioca con i cliché della mitologia classica, suggerendo indirettamente che la saggezza è una conquista dei nostri tempi, e che il Saggio dell’antica Grecia era semplicemente un impostore, buono soltanto a spacciare deliri per sacre rivelazioni.
Proprio in una Grecia atavica, dove i fauni corrono dietro alle ninfe e gli uomini si affidano agli oracoli, vive Minor, personaggio principale del film. Allevato e amato da una scrofa, Minor, comunica a suon di morsi e grugniti, e ha un comportamento socialmente inutile. Ma con Clytia, del patriarca nonché abile seduttrice, è tutta un’altra storia: il buzzurro protagonista non vuole nuocerle, inibito com’è dalla sua bellezza. Nel frattempo, le Parche (sovrane del fato) ci mettono lo zampino e Minor acquisisce la parola e la saccenza. Ce la farà Minor (tra le cui doti è da menzionare un membro da cavallo) a tenere a freno la sua bestialità, quella di una scrofa gelosa e quella di Vincent Cassel nei panni del quadrupede Dio Pan?
Il risultato è quello di un film elaborato (tre anni di lavorazione), indiscreto e spassoso che si lascia particolarmente apprezzare per la raffinatezza dei decori e degli scenari. Il regista e il direttore della fotografia Dreujou, rivelano di aver pensato a Caravaggio per gli interni, a Moreau e Klimt per le notti stellate, a Signac e Van Gogh per l’intensità e l’esuberanza dei colori. Inoltre, Annaud, giura che ogni oggetto presente sulla scena riproduce fedelmente strumenti realmente esistiti. Tutta questa meticolosità, inutile dirlo, produce gli effetti desiderati, rendendo l’opera di J.J. Annaud profondamente artigianale e dunque assolutamente artistica.

Da notare- Nonostante Sa Majesté Minor sia stato girato sulle coste orientali della Spagna, riesce bene a evocare gli scenari della Grecia di Omero
Perché su Bizzarro ? – Il film può esser letto come un’operazione di “umanizzazione” del mito, che diventa popolato da figure impure, meno divine e più terra terra
Film (più o meno) simili: Fellini Satyricon (1969), Vase de noces (1974)

[bizzarrocinema.it]

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By Anam

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