PIG

Titolo originale: Pig
Paese di produzione: USA
Anno: 1998
Durata: 23 min.
Genere: Horror, Corto
Regia: Rozz Williams, Nico B.

Pig è un film sulla relazione tra carnefice (Rozz Williams) e vittima (James Hollan), nel quale fantasia e non hanno confine, la mente e il subconscio del killer si manifestano tanto in forme reali che in materiali astratti, sempre direttamente legati alla sua sofferenza e alla sua disperazione.

Pig è l’ultimo progetto di Rozz Williams (morto suicida poco dopo le riprese, nel 1998), artista noto e molto amato soprattutto come e leader del gruppo musicale Christian Death, emblema della sperimentazione e del gothic rock; fondatore con la moglie Eva O di Shadow Project.

R.W. parlò del suo film come di una forma di esorcismo e di transizione dei suoi demoni personali. Tutto nasce dalla suina che Rozz trova dal rigattiere: la indossa e subito si immedesima nel personaggio di Pig e la storia si delinea. Una storia di omicidi e rituali disturbanti. Tutto quello che accade sul set, tutto quello che la vittima subisce dal suo è reale, ad eccezione della morte.

“Volevo vivere la mia fantasia, se non avessi girato questo film ora rilascerei l’ dalla cella di una prigione” (R.W., Johnny Walker, Vibe, 1997).

Il continuo richiamo al simbolismo esoterico, i riferimenti religiosi dissacranti, l’atmosfera cupa e opprimente, la colonna sonora e la durezza dei rituali feticisti e sadomasochisti mettono a dura lo spettatore.

Pig fu concepito come per il live dei Premature Ejaculation, progetto musicale e performativo intrapreso da Rozz Williams negli anni ’80 insieme al compagno Ron Athey (attualmente uno dei riferimenti più estremi per la body art). Le azioni dei PE prevedevano la crocifissione dello stesso Rozz, atti violenti, autolesionismo, sanguinamento e ingestione di cadaveri di trovati morti in strada, esibizioni scioccanti che non trovarono facilmente spazio nei luoghi deputati alla musica: Pig non fu mai proiettato durante il live dei PE. Fu invece distribuito in VHS nel 1999, un anno dopo il suicidio di Rozz Williams, nel numero di 1334 copie. Questo numero ricorre nella produzione artistica di R.W. come “qualcosa di personale”, forse un numero magico, forse una data che Rozz associa alla peste nera, la più mortale delle pestilenze che dilagò in Europa, e alla “storia che si ripete”.

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L’ astratta fu trasformata in sceneggiatura ai tavolini di Canter’s, bar-ristorante di Los Angeles, con Rozz che parlava e Nico che scriveva, fino a quando comparve James il cowboy, il quale accettò tutte le pericolose condizioni del ruolo di vittima, martire, succube. “Il primo giorno abbiamo girato nel seminterrato di Rozz. Non ero sicuro di cosa avrebbe fatto Rozz: avrebbe improvvisato… La vittima aveva il titolo del film, Pig, intagliato sul petto, siringhe infilate nei capezzoli e nel e un tubo che fuorisciva dal pene. Aveva una siringa nella vena del braccio. Rozz ha mancato la vena e il martire ha iniziato a urlare “non più torture, farò qualsiasi altra cosa”. A quel punto avevamo già ciò di cui avevamo bisogno” (Nico B. in Vibe, 1997).

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La scena della conversazione fu girata nel dungeon di un club a LA.

L’utilizzo di bendaggi medicali era molto frequente nelle azioni di Rudolf Schwarzkogler (Vienna, 1940-69), artista performer del movimento dell’azionismo viennese, morto suicida a 28 anni.
Le sue azioni, dalla forte connotazione politica, si svolgono in luoghi privati alla sola presenza del fotografo. Bende bianche coprono il corpo straziato, mutilato, sanguinante.

Il rituale dei bendaggi bianchi che fasciano e uniscono due corpi è stato immortalato anche dal grande fotografo Robert Mapplethorpe, nella serie White Gauze del 1984.

Secondo la testimonianza di Athey, i riferimenti artistici dei PE erano: l’esperienza dell’azionismo Viennese degli anni ’60, COUM Transmissions, Günter Brus, Otto Muehl e Hermann Nitsch (che erano stati a L.A.), Johanna Went, performer che spesso aveva aperto per band come Germs e Black Flag, i guru della controcultura William Burroughs e Brion Gysin. Per la musica tutta la scena industriale: Throbbing Gristle, SPK, Cabaret Voltaire, non / Boyd Rice, Monte Cazzaza.

La colonna sonora di Pig è un collage di brani composti e registrati per il film da Rozz Williams, riedita da Chuck Collison (PE)        (https://bloggomentale.wordpress.com/)

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