Titolo originale: Pelo Malo
Paese di produzione: Venezuela
Anno: 2013
Durata: 95 min.
Genere: Drammatico
Regia: Mariana Rondòn
In una megastruttura abitativa della periferia di Caracas, Junior, nove anni, vive con la giovane madre Marta, vedova e disoccupata. I rapporti tra i due sono tutt’altro che amorevoli: a disturbare Marta è l’ossessione del figlio per il proprio aspetto; dal canto suo Junior vorrebbe soltanto potersi stirare i capelli, crespi e scarmigliati, così da fare bella figura nella foto di classe. Per Marta, però, impegnata nella quotidiana lotta per la sopravvivenza, i vezzi del figlio risultano intollerabili, tanto da arrivare ad accusarlo di ambiguità sessuale. In un crescendo di soprusi e incomprensioni, Junior si troverà a dover affrontare in modo doloroso le frustrazioni della madre, resa cieca dalla sua stessa vulnerabilità. (https://www.torinofilmfest.org/it/)
«Mi interessa parlare di personaggi indifesi, ai quali mancano i mezzi per sopravvivere a livello emotivo. Come punto di partenza ho voluto mettere in dubbio l’amore materno: è una questione istintuale o un dovere incondizionato? Le emozioni non sono un dovere».
Mariana Rondón racconta di aver registrato, nel corso delle riprese, scene quotidiane con taglio quasi documentaristico: la vita della città, il traffico, la strada. La maggior parte delle persone filmate sono persone vere, salvo l’uso di comparse nelle scene sugli autobus.
La malattia dell’allora presidente Hugo Chávez era uno degli avvenimenti che interessavano il Venezuela in quei giorni. Le notizie sulla salute, riportate nel corso del film, hanno finito così per irrompere nella scena rappresentata con la forza della cronaca.
Nessuno degli attori – tranne Samantha Castillo, attrice di teatro – aveva mai recitato in precedenza e per creare forti legami e condivisione la regista ha deciso che gli attori dovessero provare molto prima di filmare le scene. L’improvvisazione ha comunque avuto un ruolo decisivo: nessuno degli attori ha potuto avere accesso alla sceneggiatura. (https://www.wuz.it/)