LE FANTOME DE LA LIBERTE’ [SubITA] 🇫🇷 🇮🇹

Titolo originale: Le fantôme de la liberté
Nazionalità: Francia, Italia
Anno: 1974
Genere: Drammatico, Grottesco, Visionario
Durata: 104 min.
Regia: Luis Buñuel

 

Quattordici episodi si susseguono senza alcun legame, concatenati in una sorta di staffetta solo dal fluire dei personaggi. Tra gli altri: dei monaci impegnati in una partita a poker, due genitori che cercano la figlia mentre questa è sotto il loro occhi, un prefetto profanatore di tombe.

Terzo e ultimo atto di una ideale trilogia sulla libertà scritta insieme allo sceneggiatore Jean-Claude Carrière, dopo La via lattea (1969) e Il fascino discreto della borghesia (1972). Dei tre film è il più estremo, punto di approdo di un percorso di destrutturazione della forma classica del racconto cinematografico. Il principio teorico che determina la successione delle sequenze è lo scardinamento di ogni consequenzialità narrativa: l’accostamento tra i personaggi non è che una delle tante beffe concepite da Buñuel per disorientare lo spettatore. Molte delle gag, nella loro graffiante verve surrealista, risultano eccezionalmente riuscite: la coppia di genitori che trova oscene foto di monumenti, i buoni borghesi che defecano in salotto, il carro armato mobilitato per una caccia alla volpe. Aperto da un dettaglio di El tres de mayo de 1808 en Madrid di Francisco Goya, è un film in cui dietro l’apparente inconsistenza del racconto, il regista cela numerosi riferimenti teorici. A cominciare da Marx, per proseguire con Jacques Lacan, Michel Foucault, Margaret Mead e Benjamin Péret. Nell’episodio del terrorista che, dopo il processo abbandona l’aula di tribunale firmando autografi, si può intravedere il curioso destino dello stesso Buñuel. Per anni considerato un sovversivo, con l’Oscar per il miglior film straniero a Il fascino discreto della borghesia si ritrovò d’un tratto a ricevere l’ammirazione da parte di quell’establishment che aveva combattuto per tutta la vita.

longtake.it

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By Anam

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