JOHN DIES AT THE END [SubITA]

Titolo originale: John Dies at the End
Nazionalità: USA
Anno: 2012
Genere: Commedia, Fantascienza, Fantastico, Horror
Durata: 99 min.
Regia: Don Coscarelli

La “Salsa di Soia” è una nuova droga che promette un’esperienza extra-corporale ad ogni dose: chi la usa attraversa il tempo e le dimensioni; ma quando ritorna indietro rischia di non essere più umano. Inizia così a diffondersi una silenziosa invasione di creature mostruose e il mondo ha bisogno di un eroe che li combatta. A garantire la salvezza dell’umanità, però, saranno invece John e David, due giovani perdigiorno…

Anche noi, come ogni fan dell’Horror, siamo rimasti in impaziente attesa del ritorno sul grande schermo del Don Coscarelli, tutti abbiamo amato l’inquietante personaggio di “The Tall Man”, a cui ha magistralmente dato vita Angus Scrimm, ed il micidiale congegno della sfera d’acciaio creati per la saga di di Phantasm, per non parlare dell’ Presley interpretato con un pizzico di tristezza da Bruce Campbell in Bubba Ho-Tep.

Ma, se escludiamo il TV-Movie realizzato per la serie televisiva della “Showtime” Masters of Horror, sono ben dieci anni che il buon Don (che nonostante le origini Italiane non spiccica neanche una parola nella nostra lingua!) non ci delizia con un vero e proprio film.

Non meraviglia quindi, che quando il annunciò di aver acquistato i diritti per l’adattamento cinematografico di John dies at the end, l’Horror Comedy scritta da Jason Pargin (pubblicata online sotto lo pseudonimo di David Wong nel 2001), ci siamo lasciati prendere dall’eccitazione, pregustando il film che avremmo presto potuto vedere.

Le riprese sono iniziate nel 2007 ed il grande Paul Giamatti, appassionato di pellicole Horror e di Fantascienza, è entrato subito a far parte del progetto, non solo come attore ma anche come produttore esecutivo. Giamatti è Arnie, uno stanco reporter a cui Dave (Chase Williamson), il protagonista, racconta una serie di incredibili avventure che lo hanno coinvolto insieme all’amico John (Rob Mayes). Al festival di Sitges, lo scorso ottobre, il film ha avuto l’anteprima Europea e Coscarelli, a cui è stato consegnato il “Time Machine Award”, si è intrattenuto con noi di “Splattercontainer” in una intervista che pubblicheremo presto.

Ma tornando a John dies at the end, la nostra lunga attesa è stata ricompensata?
A nostro parere decisamente si! La storia, abbastanza fedele al libro, vede appunto Dave riferire ad un incredulo giornalista, seduto al tavolo di un ristorante Cinese dove si servono piatti Messicani (!!)alcuni strani eventi che lo hanno visto involontario protagonista, aventi a che fare con una misteriosa droga chiamata “Soy Sauce” (Salsa di Soia), che dona a chi ne fa uso poteri soprannaturali ed apre le porte di altri mondi ed universi paralleli. Sfortunatamente alcuni di coloro che fanno ritorno hanno ben poco di umano, essendo diventati ospiti involontari di mostruose creature simili a locuste, che penetrano nel nostro per invaderlo, infettando progressivamente tutta l’umanità. L’unico modo per distruggerle è quello di bruciarle e saranno proprio Dave e John, due sfigatissimi nerds, a dover salvare la Terra da questi orribili esseri soprannaturali.

Si potrebbe descrivere John dies at the end come un folle ed improbabile cocktail tra la demenzialità di Ghostbusterse la visionarietà di H.P.Lovecraft, con i suoi universi paralleli, creature mutaforma, droghe senzienti, incredibili (quello formato da pezzi di carne conservati nel congelatore è geniale!) ed abomini fluttuanti (realizzati da Robert Kurtzman), il film di Coscarelli è un folle “rollercoaster” dall’immaginazione delirante, con sangue, gore, smembramenti e decapitazioni in quantità tali da non deludere i fans del genere.

Paul Giamatti si conferma caratterista poliedrico, capace di passare con disinvoltura dai ruoli comici a quelli drammatici e Clancy Brown, nei panni del Dr. Albert Marconi, è semplicemente irresistibile.

Guarda anche  SAM WAS HERE [SubITA]

Per i nostalgici di Phantasm c’è pure un cameo di Angus Scrimm. Con una sceneggiatura così ricca di idee originali e bizzarre da poterci sviluppare almeno altre dieci pellicole, viene da domandarsi perchè Coscarelli ci abbia costretto ad aspettare così a lungo per regalarci un’altra delle sue gemme!

Recensione: splattercontainer.com

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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