IN THE WOODS [SubITA]

Titolo originale: Mesa sto dasos
Recensione:: Grecia
Anno: 2010
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller, Visionario
Durata: 87 min.
Regia: Angelos Frantzis

Un bosco, due ragazzi e una ragazza, la natura come limbo delle pulsioni sessuali che irrompono nel giovane corpo dei protagonisti, tra mistero, desiderio, paura… Un viaggio visionario negli archetipi della paura e della sensualità, girato con la funzione video di una fotocamera digitale.

Un auto si ferma sul ciglio di una strada che attraversa un fitto bosco: all’interno si scorgono i suoi tre occupanti: due ragazzi ed una ragazza. Poco dopo l’auto esplode improvvisamente. La scena si sposta nel bosco, ove i tre giovani si sono rifugiati, o stanno trascorrendo ore di relax, tentando di scoprirsi, di manifestare ognuno di loro un desiderio fino ad ora inappagato: un desiderio che non esclude affatto il risvolto sessuale, anzi tende a celebrarlo come una liberazione, assecondati da una cornice suggestiva e variegata che non giudica, ma anzi accoglie ed accudisce.

Ecco che, come nella migliore tradizione di un triangolo irrisolto ed irrisolvibile, le attrazioni si incastrano tra di loro e creano tensioni, conflitti contrasti: infatti la ragazza è attratta da uno dei due ragazzi; l’altro giovane è come lei attratto dal medesimo ragazzo, mentre quest’ultimo asseconda la ragazza, ma non può fare a meno che manifestare curiosità nelle maniere delicate del timido giovane che lo venera come un dio, ma con la riservatezza che rende discrete le persone riservate.

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Ognuno dei due contendenti riuscirà a trovare il suo momento di gloria, riuscendo a celebrare una storia d’amore che il regista greco Angelos Frantzis riesce a riprendere nella sua più schietta e realistica intimità. Riuscendo a mostrare le sfaccettature più intime della sessualità e del rapporto sessuale nella sua schiettezza che ben si adegua alla cornice wuasi idilliaca, in grado di escludere completamente ogni volgarità anche quando i particolari si fanno dettagliati ed in qualche modo incandescenti.

Belli, statuari, eleganti come angeli appaiono i tre protagonisti, perfetti ad incarnare la forza e la potenza della giovinezza che trova un modo appropriato per concedersi alla passione, sfidando i contrasti e riuscendo a trovare il modo di appagarsi senza troppi contrasti.

…..salvo poi trovarsi a pochi passi dalla tragica scena iniziale, che ci instilla il dubbio di aver osservato un sogno bello, idilliaco, perfetto, e proprio per questo di fatto irrealizzabile, devastato dalla violenta realta delle circostante esterne.

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By Anam

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