I AM FROM TITOV VELES (SubITA)

Titolo originale: Jas sum od Titov Veles
Nazionalità: Slovenia
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Durata: 102 min.
Regia: Teona Strugar Mitevska

Tre sorelle, Afrodita, Sapho e Slavica, consumate in un deserto, reale e metaforico, di carbone. Una polvere nera che ammanta le loro vite e tutto ciò che le circonda. Un’oscurità che mostra e rappresenta un paese, la Macedonia, sofferente e povero, in bilico fra il passato (Tito e la Jugoslavia) e un presente ancora difficile da decifrare.

Metaforiche e profonde sono le di Jas sum od Titov Veles della regista e sceneggiatrice Teona Strugar Mitevska. Un viaggio in un paese a noi geograficamente vicino ma la cui ci è ancora del tutto oscura. La è infatti uno dei paesi più poveri d’Europa in cui le poche infrastrutture e la mancanza di un vero continuano ad affossare le prospettive dei suoi abitanti. Uno stato e una popolazione ancora legate al passato ingombrante chiamato Tito, che, in un momento di difficoltà crescente inizia ad esser visto, da parte dei suoi abitanti, più come un rimpianto che come un dittatore. Tutti questi visibili, anche sotto forma allegorica, nella pellicola di Teona Strugar Mitevska. Sia infatti negli elementi concreti, tangibili (la fabbrica, il carbone, la droga) che nei temi ricorrenti (l’afasia, la maternità) la inerte di questo popolo traspare nitida.

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È Afrodita stessa, muta e dal sogno impossibile di diventare madre, ad incarnare questo senso di morta speranza, di vuota e catatonica attesa. È infatti proprio nella maternità negata, nel rifermento continuo ad un elemento come l’acqua, in potenza foriero di ma qui anch’esso impotente (o peggio, assassino, pronto ad inghiottire giovani vite nell’incubo di Afrodita), a rappresentare esistenze che sognano un domani migliore ma che devono fare i conti con una matrigna e senza futuro.

Un film intenso, ben girato ed interpretato, che, proprio grazie alle splendide rappresentazioni delle tre riesce a non far pesare la poca chiarezza che circonda plot e caratteri in scena. È infatti l’intensità di Afrodita (Labina Mitevska) e la forza delle a dominare su di una trama altrimenti non sempre chiara e ad una scrittura, soprattutto per ciò che concerne i personaggi, non del tutto convincente. Queste piccole lacune non possono però cancellare dagli occhi le splendide e, al tempo stesso, terribili immagini di Jas sum od Titov Veles.

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Recensione: close-up.it

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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