GANDAHAR [SubITA]

Titolo originale: Gandahar
Nazionalità: Francia
Anno: 1988
Genere: Animazione, Drammatico, Fantascienza, Fantastico, Visionario
Durata: 83 min.
Regia:

Gandahar è un paradiso azzurro dove tutti vivono in pace. Ma d’improvviso la tranquillità del viene messa in pericolo da misteriosi in grado di pietrificare gli abitanti del luogo. Il Sylvain viene incaricato di far luce sulla vicenda.

E così, dopo Roland Topor e Moebius, affida le matite ad un altro disegnatore francese: Philippe Cazaumayou (Caza). Inoltre, come per le due opere precedenti, l’impianto narrativo si appoggia alla letteratura, e nello specifico a quella di Jean-Pierre Andrevon con il suo romanzo Les Hommes-machines contre Gandahar (1969). Il corollario tipico che ha segnato la visione lalouxiana c’è tutto, nelle ambientazioni – potremmo dire esplosive dal punto di vista estetico con colori, trovate visive e ingegno fantastico -, nei personaggi – potremmo dire humanlike, ed un umano doc c’è sempre con un ruolo centrale -, nei sottotesti, potremmo dire impegnati, socialmente ma anche, perché no, metacinematograficamente. E lo diciamo, sottoscrivendolo, perché Gandahar (1988) contiene tutte le caratteristiche sopra riportate.

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L’autore di un commento su IMDb afferma che quando vide questo cartone animato era un bambino. Il fatto che un lungometraggio del genere venga proposto in una veste non troppo adulta non sta a significare che anche i contenuti seguano tale indirizzo. Se da una parte abbiamo la rappresentazioni base di alcuni “mondi”: il offerto come una schiera uniforme di scuri in antitesi con la variopinta pluralità del pianeta (Io non esiste, come ne I maestri del tempo, 1982) e l’ idealizzato eroicamente, dall’altra ci vengono suggerite situazioni che tracciano sinistri paralleli: una popolazione-freak deformata a causa di scellerati che vive sottoterra, una cellula enorme, quasi un -coscienza, che si vendica del destino subito. E poi il tempo, misura dell’inizio e della fine, che può essere ripercorso e quindi rivissuto donando nuova luce.

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È un film di Laloux, né più né meno. Perciò, è un grande film.

Recensione: pensieriframmentati.blogspot.it

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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