DEADLY MARIA (SubITA)

Titolo originale: Die tödliche Maria
Paese di produzione: Germania
Anno: 1993
Durata: 106 min.
Genere: Drammatico, Thriller, Fantastico
Regia: Tom Tykwer

Una donna cerca di risollevarsi da una che la opprime.

Esordio coi fiocchi per il regista di Cloud atlas e Profumo (storia di un assassino).

Un film che nasce come prodotto televisivo ma del quale ha ben poco: tecnica ed interpretazioni sono decisamente di un livello superiore!

Maria (una bravissima Nina Petri) è una donna che nella sua non ha mai conosciuto il calore di un affetto: la madre muore nel metterla al mondo, il padre autoritario pare volergliene fare pagare le conseguenze e questo suo atteggiamento si amplifica all’ennesima potenza quando rimane semiparalizzato in seguito ad un ictus, per il quale incolpa sempre la figlia.

Ad aggiungere ulteriore peso sulle spalle di Maria, precludendole così qualsiasi possibilità di fuga materiale dalla sua già misera condizione, decide che uno dei suoi compagni di poker sarà il futuro marito. Le giornate si susseguono così tutte uguali, tutte con lo stesso carico di miserie: il padre, sempre più chiuso nella sua infermità e sempre più rancoroso, da accudire; il marito da servire e riverire con un sesso senza piacere ed i piccoli riti quotidiani (da osservare scrupolosamente!) della colazione e della cena e le ristrettezze economiche. Le uniche vie di fuga da tutte queste costrizioni sono la sua collezione d’insetti, una piccola quantità di soldi che mette via all’interno di una statuetta, all’insaputa del marito, prelevandoli dal resto della spesa ed un uomo che abita nel palazzo di fronte che si è accorto di lei, ricambiato…

Tutto esplode quando il marito, in seguito all’ennesima perdita alle carte, le ruba i soldi messi da parte (per una probabile fuga, come darle torto!) e la statuetta finisce nell’acquario: scopriremo che Maria ed il feticcio sono indissolubilmente legati… Un legame nato da tutte le confidenze che Maria rivolgeva a Fomimo (questo il nome della statuetta regalatale dalla tata il giorno in cui ha lasciato la casa) e dalle lettere che le indirizzava, con tutte le confidenze di una bambina prima e di un’adolescente poi.

Con l’età adulta questo legame si era semplicemente sospeso ma nel ritrovare le lettere, in un lungo flashback, ripercorriamo tutte le tappe del loro legame… ed i e le speranze (spinte dall’amore nascente per un uomo che finalmente la tratta con delicatezza) si fondono insieme e prendono vita, incarnandosi nel feticcio stesso e regalandoci un finale pazzesco tra e violenza liberatoria.

In conclusione un film davvero particolare: riprese sghembe o dall’alto, zoom improvvisi, immagini associate ad un sonoro fuori contesto; una grandissima prova della protagonista ed un finale sorprendentemente violento e dolce al tempo stesso.

Catsick’s lair

 

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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