BAJO LA SAL [SubITA]

Titolo originale: Bajo la sal
Paese di produzione: Messico
Anno: 2008
Durata: 112 min.
Genere: Horror, Thriller
Regia:

Alcuni omicidi spingono il comandante Trujllo a recarsi  a Santa Rosa de la Sal, una piccola città nei pressi di una miniera di sale. Là incontra Vìctor Zepeda, un teenager solitario che aiuta il che possiede un’impresa di pompe funebri e che passa il suo tempo libero producendo cartoni animati horror estremamente cruenti. Sarà questo suo strano hobby a farne  l’indiziato principale per gli omicidi compiuti in quell’area.

“Bajo La Sal” (“Under The Salt”) è un film ingiustamente dimenticato, una pellicola di genere (diretta dall’esordiente Mario Muñoz) ben superiore a tanti altri thriller prodotti in America e pompati come se fossero dei capolavori. Dopotutto parliamo di cinema messicano, una scuola importante capace di sorprenderci anche con l’avvento del nuovo secolo, epoca in cui sono esplosi molti grandi nomi che abbiamo già trattato sul sito.
In questa pellicola la location gioca un ruolo fondamentale: ci troviamo a Santa Rosa De La Sal, un posto dove praticamente tutti lavorano nella gigantesca salina che si estende in lungo e in largo costeggiando le strade del paese. Durante una giornata come tante, uno scheletro affiora da quella superficie bianco-rosacea, mettendo subito in allerta la polizia locale. L’indagine viene poi affidata al Comandante Trujillo, un uomo testardo e determinato nella risoluzione del caso, un mistero nel frattempo allargatosi ad altri cadaveri tutti rinvenuti nella miniera di sale. Contemporaneamente, la telecamera entra nella vita quotidiana del giovane Victor Zepeda, un ragazzo solitario e problematico figlio del becchino del luogo, un personaggio destinato a diventare suo malgrado protagonista delle vicende.

“Bajo La Sal” ha soltanto un paio di difetti: dura un po’ troppo (due ore risultano eccessive) e ha un finale tutto sommato poco efficace rispetto alle premesse. Il resto però funziona davvero bene, a cominciare da una bella regia che sfrutta a dovere il territorio circostante, rendendolo persino inquietante come nella migliore tradizione dei thriller ambientati nelle province più remote. Valida anche la fotografia, così come la colonna sonora, dove a sorpresa spuntano fuori dei pezzi di Marilyn Manson (la cover di “Sweet Dreams”), dei Radiohead e degli Horrors.
Quello di è un thriller che spesso sconfina nell’horror, sia per la presenza di alcuni particolari macabri, sia perché il giovane Victor si diletta nel tempo libero a girare dei cartoni animati in stop-motion utilizzando i di Barbie e Ken, in pratica delle parentesi assolutamente riuscite che deviano dalla trama principale catapultandoci nella mente oscura di questo ragazzo, un individuo affascinato dal sangue e dal cinema più underground (nella sua camera c’è un poster di “Alucarda”, ma le citazioni non si fermano qui). Ecco perché “Bajo La Sal” non è un filmetto usa e getta come tanti altri, ma è un prodotto solido e intrigante che rinnova la forza e la concretezza della scuola messicana, qui capace di affondare dei colpi bassi senza mai perdere la propria credibilità. Non è facile però trovarlo in giro (a meno che non possediate il dvd import uscito anni fa negli States).

cinemaestremo.wordpress.com

Come è stato il film ?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

Related Posts

AGRAfilm è ONLINE AGRAfilm è OFFLINE