AT MIDNIGHT I’LL TAKE YOUR SOUL (SubITA)

Titolo originale: À Meia Noite Levarei Sua Alma
Paese di produzione: Brasile
Anno: 1964
Durata: 84 min.
Genere: Horror
Regia: José Mojica Marins

Un becchino si aggira per la in cerca di una donna che gli dia un figlio.

Primo tassello di un percorso personalissimo affrontato dall’eccentrico Mojica Marins, che pure da corpo all’inquietante personaggio di Josefel Zanas interpretandolo… Una vera pietra miliare dell’horror brasiliano.

Josefel Zanas (Mojica Marins) è stato rinominato dai suoi compaesani Zé do Caixão (letteralmente: Beppe la bara) per la sua attività legata alle “onoranze funebri”. Zé non ha nessun rispetto per il prossimo e tantomeno ha fede religiosa: infatti mangia carne durante una processione del Venerdì Santo e insidia sessualmente Terenzinia, la ragazza di Antonio, il suo migliore amico. Zé ha però un lato umano, infatti rispetta i bambini e mira unicamente ad avere un figlio: obiettivo che vuole portare a compimento proprio con la bella Terenzinia. Per far questo non rifugge dall’ di Antonio e alla violenza carnale di Terenzinia. La ragazza, afflitta per il dolore e per la violenza subita si toglie la vita, gettando però su Zé una terribile maledizione che si dovrebbe avverare a mezzanotte in punto …

Considerato il primo horror brasiliano, A mezzanotte prenderò la tua  è un piccolo gioiello del diretto da un ispiratissimo José Mojica Marins, che crea un universo unico e irripetibile nel quale si propone in una sorta di sdoppiamento, interpretando più volte e per lungo tempo l’alter di Zé Do Caixão (in anglofono Coffin Joe). Quello che più sorprendente del film è l’effetto straniante dato dal comportamento ambiguo di Zé che se da un lato si dimostra bestiale  (e le unghie lunghe -che ne fanno un Freddy Krueger ante litteram- simboleggiano questo aspetto) dall’altro ha slanci poetici quando salva da un incidente un bambino togliendolo dalla strada. Alla ottima messa in scena, che può contare su un look del becchino davvero originale  (veste con cappello ad imbuto e mantello, con un aspetto che rimanda a Mandrake) si affiancano dialoghi deliranti e scene di particolare ferocia (il taglio di due dita con una bottiglia durante una partita a poker, l’ di Antonio o lo sfregio facciale di un rivoltoso nella locanda) che anticipano addirittura lo splatter di Blood feast (H.G.Lewis, 1963). Il bianco e nero, inoltre, contribuisce a creare un clima di angoscia e disagio soprattutto nelle scene all’interno della cripta quando Zé si lancia in imprecazioni contro tutto e tutti. Marins, inoltre, non solo fa uso eccezionale di tutto il corredo gotico  (la strega che introduce il film e che predice sventure, teschi e ossa nell’ambientazione cimiteriale, temporali con lampi inverosimili che squarciano il cielo notturno) ma aggiunge un suo personalissimo stile, inserendo scioccanti scene con tarantole sui corpi di ragazze semi svestite. Questa componente sex and violence (Zé picchia, maltratta ed umilia soprattutto le donne), connotando la pellicola di humus tipicamente misogino, si svilupperà molto meglio nei seguiti in particolare nel secondo capitolo, realizzato nel 1967 e destinato a costituire il pezzo migliore dell’intero lotto.

Guarda anche  GUTTERBALLS (SubITA)

Citazione 

“Che cos’è la vita? E’ l’inizio della morte! 
Che cos’è la morte? E’ la fine della vita!
Che cos’è l’esistenza? E’ il ciclo del sangue!
Che cos’è il sangue? E’ il significato della vita!”
 

(Il delirante monologo che apre il film)

Curiosità 

Circa la genesi di questa mefistofelica serie il ha dichiarato che l’idea alla base di A mezzanotte prenderò la tua anima sia nata in seguito a un incubo ricorrente che lo perseguitava e che costrinse la famiglia ad invocare una sorta di stregone locale per esorcizzarlo. L’incubo aveva, come unità di luogo, un posto specifico; si svolgeva cioè sempre nei pressi di un cimitero, nelle vicinanze del quale Marins incontrava un personaggio nerovestito. Nell’avvicinare la cupa figura, il riconosceva la sua faccia. Marins trovò così l’ispirazione (onirica e al tempo stesso surreale, come buona parte della sua cinematografia) per il primo film horror brasiliano.

Guarda anche  MONDAY [SubITA]

undying – filmtv

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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