C’è una valigetta da lasciare in un garage, c’è il suo contenuto, “roba troppo pericolosa” dicono delinquenti e forze dell’ordine. Ma c’è un uomo scanzonato, sicuro di sé, delle proprie azioni, incurante, di gioco forza, dei pericoli di un viaggio nervoso, sotto un sole asettico. Cosa c’è di tanto pericoloso nella valigetta, chi è l’uomo, perché tre donne, lo stanno attendendo all’ingresso del garage? Messo in allerta da due ragazzini, l’uomo procede per la sua strada, ma nel momento in cui la valigetta arriva a destinazione, il corso delle cose cambia per ognuno dei protagonisti. I piani studiati, ripassati a memoria, sono sempre dipendenti dalle varianti del caso. E la “roba troppo pericolosa” può anche svanire, a sorpresa. Un “viaggio” tetro, oscuro, in una società cattiva, senza la minima morale. Un “viaggio” nel presente, che trova speranza nel futuro ed il potere, forse aleatorio, del contenuto della valigetta, verrà condiviso lungo altre vie.