THE WITCH: PART 1 THE SUBVERSION [SubITA]

Titolo originale: Manyeo
Paese di produzione: Corea del Sud
Anno: 2018
Durata: 125 min.
Genere: Azione, Thriller, Fantascienza
Regia: Hoon-jung Park

Un’agenzia dagli intenti malvagi ha modificato geneticamente una stirpe di bambini dotandoli di abilità uniche. Sotto la copertura della notte, un gruppo di spietati assassini si muove per far chiudere il programma e sterminare i bambini. Ja-yoon, una ragazza dotata del potere della telecinesi, riesce a scappare, si nasconde e viene adottata da una amorevole famiglia. Dieci anni dopo, Ja-yoon non ha alcuna memoria del suo passato quando, apparendo in un talent show nazionale, mostra i suoi poteri. Vista da chi la voleva morta, si ritroverà a diventare una preda per chiunque la circondi. filmtv.it

Mi ritorni in mente
Tra i titoli presentati nel ricco fuori concorso del 18° Trieste Science + Fiction Festival a monopolizzare l’attenzione nostra e della restante fetta del pubblico della seconda giornata della kermesse friulana ci ha pensato il frenetico action movie sudcoreano The Witch: Part 1. The Subversion. Già campione d’incassi tra le mura amiche e vincitore con Da-mi Kim del premio per la migliore attrice al Fantasia Film Festival 2018, il quinto film scritto e diretto da Park Hoon-jung è approdato sugli schermi del capoluogo giuliano in anteprima italiana, lasciando un segno tangibile del suo passaggio. E per farlo, oltre alle adrenaliniche e spettacolari sequenze d’azione che rappresentano indubbiamente il piatto forte del menù, il cineasta asiatico si è affidato al talento della sua giovane protagonista, qui alla primissima esperienza sul grande schermo.

Da-mi Kim è la vera sorpresa, il valore aggiunto e sulla carta inatteso, di un film dal quale, visto il DNA e la tipologia di progetto, era scontato attendersi uno show balistico, marziale e dinamitardo degno di nota e non di certo un’interpretazione di grande forza e intensità. L’esordiente attrice coreana si cala nei difficili panni di Ja-yoon, una ragazza fuggita dieci anni prima da una struttura governativa nel mezzo di un ben poco chiaro incidente che le ha causato perduto la memoria. Una coppia matura l’ha adottata, incurante del fatto che non ricordasse né il suo nome né la sua eta. Ora Ja-yoon e una brillante studentessa e ha deciso di partecipare a un concorso nazionale in diretta televisiva per vincere il primo premio e aiutare cosi la sua famiglia in difficolta. Ma, non appena appare in TV, nella sua vita compaiono degli strani personaggi: un uomo chiamato “Il Nobile” le gira sempre attorno, e poi ci sono il Dottor Beak e il Signor Choi che la stanno cercando da quando era scomparsa. In un batter d’occhio, l’ordinaria e tranquilla vita di Ja-yoon viene del tutto sconvolta…

Ancora una volta ci troviamo al cospetto della fanciulla apparentemente indifesa che da preda si trasforma in cacciatrice e amazzone quando il passato torna a bussare alla porta e a minacciare lei e i suoi affetti, capovolgendo di fatto le posizioni dominanti. E davanti agli eventi, alle abilità offensive e al modo in cui la protagonista percorre quello che sarà il classico percorso di vendetta, la mente non può non tornare a Chocolate di Prachya Pinkaew e ad Hanna di Joe Wright. La Ja-yoon di The Witch: Part 1. The Subversion è la combinazione letale dei personaggi che hanno animato le pellicole del collega thailandese e di quello britannico, con in più quel coefficiente di potenza sovrumana che le viene come un dono e una condanna dalla sua natura alterata. Da cosa e da chi ovviamente non saremo noi a dirvelo, ma la visione di questo che, a giudicare dal titolo internazionale (l’originale è Manyeo), sembra destinato a diventare il primo capitolo di una promettente saga cinematografica. E se il buongiorno si vede dal mattino, allora se ne vedranno delle belle.

Nel frattempo, a deliziare la platea che di azione se ne intende ci pensa la regia iper-cinetica e dal forte impatto visivo di Park Hoon-jung, che dall’irruzione dei sicari nella fattoria dove vive e lavoro Ja-yoon e la sua famiglia adottiva sino al pirotecnico epilogo nel quartier generale spinge sempre di più il piede sull’acceleratore, consegnando allo schermo un mix efficacissimo di coreografie marziali, proiettili e detonazioni. Insomma, quando dalle parole si passa ai fatti, quando il piombo inizia a cantare, gli arti ad spezzati e il a grondare, è in quel momento che l’asticella si alza e con essa l’intera operazione. Quest’ultima sulla carta attinge chiaramente all’universo fumettistico, dei cinecomics e dalle trasposizioni delle saghe letterarie young-adult, ma con in più quella consapevolezza che ha solo chi sa prendere in prestito il pre-esistente, plasmandolo per poi restituirlo al destinatario sotta un’altra forma.

Guarda anche  PSYCHOKINESIS [SubITA] 🇰🇷

Francesco Del Grosso / cineclandestino.it

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