Titolo originale: Jang-san-beom
Paese di produzione: Corea del Sud
Anno: 2017
Durata: 100 min.
Genere: Horror, Giallo, Thriller
Regia: Jung Huh
Il monte Jang è un luogo “misterioso” che si trova vicino a un villaggio sudcoreano ricoperto da tanti alberi. Nel monte Jang vi è una grotta dove si pensa abiti una creatura sovrannaturale in grado di imitare le voci dei nostri cari per attirarci e ucciderci. Proprio lì vicino va ad abitare una famiglia, con un dramma alle spalle…
The Mimic è una ghost story diversa dal solito, nel senso che non ci sono veri e propri fantasmi. È più una ghost story che gioca sull’emotività dei personaggi e sul creare un mistero che si sviluppa piano piano. Il male si nasconde dietro tanti volti ed i fantasmi del passato si scontrano con quelli del presente.
Ad esempio la protagonista è perseguitata dal fantasma del figlio scomparso anni fa e fatica a distinguere il sogno dalla realtà. L’entità misteriosa della grotta fa leva proprio sui drammi interni della famiglia, si insinua nelle loro menti imitando le voci dei loro cari.
Il film si ispira vagamente alla leggenda della Tigre del Jangsun, che nel 1993 fu avvistata nei pressi di Busan. Furono in molti a vederla così che ognuno ne raccontava una versione diversa, per alcuni era addirittura un mostro. Si credeva inoltre che la suddetta tigre fosse in grado di parlare, e da lì nasce la leggenda di una creatura che attraverso l’inganno attira a sé diverse vittime per ucciderle.
Dietro questa “innocua leggenda” vi fu un aspro dibattito tra le due Coree poiché nel Sud si pensava che la tigre fosse in realtà un esperimento mal riuscito dalla Corea del Nord.
È così che The Mimic unisce una storia sui fantasmi al folklore, per raccontare una storia horror che non vive di jumpscare ma si nutre delle emozioni umane per usarle contro di noi…
Se vi piacciono i film tratti da leggende folkloristiche, come Errementari ad esempio, The Mimic può risultare interessante. Molto belle le sequenze degli “specchi” e le atmosfere che riesce a ricreare. Horror sovrannaturale made in Corea che strizza l’occhio ad alcuni capolavori del genere, come per esempio Sinister. Un consiglio, se sentite una voce “amichevole”, non datele ascolto e non seguitela!
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