THE CHILDREN [SubITA]

Titolo originale: The Children
Paese di produzione: UK
Anno: 2008
Durata: 84 min.
Genere: Horror, Thriller
Regia: Tom Shankland

Due sorelle (Eva Birthistle e Rachel Shelley) con alcuni problemi di relazione con gli altri, decidono di risolvere i loro problemi trascorrendo il Natale insieme alle reciproche famiglie in un cottage immerso nella neve. Quando i figli contrarranno un misterioso virus che intaccherà le loro difese immunitarie, facendoli diventare dei piccoli diavoli, si scatenerà l’inferno.

Un film come The Children rischia di fare passare ogni velleità genitoriale. Ho avuto modo di passare le feste con dei vispi pargoletti dai 4 ai 7 anni proprio dopo aver visto il film e di riflettere su quanto poco un adulto possa capire quello che passa nella mente di un bambino: il gusto di infrangere divieti e immergersi nel “proibito”, l’incredibile serietà con cui si dedicano ai loro giochi o rifiutano di assecondare uno scherzo suggerito dalle persone più grandi, la subitaneità con la quale passano dal riso al più profondo sconforto, l’intensità con la quale odiano, fosse anche (ed ovviamente!) per pochissimi secondi, le persone che ritengono li abbiano presi in giro, sottovalutati, ignorati o trattati male in qualche modo, se portati all’estremo, sono basi perfette per un horror inquietantissimo che fa leva sulle paure più ataviche ed inconfessabili. Oltre a questo, ci sono sempre i limiti che un adulto sano di mente non oltrepasserebbe mai: va bene uno schiaffo o anche due ma come reagirebbero i genitori davanti a dei armati di coltello e pronti a sgozzarti col sorrisetto sulle labbra? Siamo davvero sicuri che i nostri limiti autoimposti si annullerebbero automaticamente e scatterebbe il mero istinto di sopravvivenza? Da spettatori è facile dire “E checcavolo, sì, staccagli la testa a ‘sto bambino di m****” e scuotere il capo davanti al rifiuto dei genitori protagonisti di The Children ma, diamine, si parla sempre di teneri frugoletti che fino a un minuto prima li ricoprivano di baci.

Tom Shankland, anche sceneggiatore, i ragionamenti di cui sopra se li è studiati per bene e con essi ha imbastito uno dei film più bastardi e infami che ci siano in circolazione (non a caso, che io sappia, MAI arrivato in Italia), dosando con parsimonia sangue e scene splatter, pur efficacissime, e affidando tutto all’espressività di quattro bravissimi assolutamente plausibili nel loro ruolo di carnefici. La bomba esplode inaspettata, senza una spiegazione, come accade nei migliori horror in cui a persone normali succedono cose terribili e assurde in tempo zero, e solo lo spettatore rimane inorridito e teso davanti al morbo che i bimbetti sembrano passarsi a vicenda, mentre gli continuano a bere e festeggiare senza cogliere il minimo cambiamento. Lo “scontro generazionale” diventa amaramente ironico dal momento in cui tra le due coppie di genitori composte da adulti da prendere quasi tutti a calci nelle gengive e il quartetto di bimbi del demonio si mette in mezzo la figlia adolescente e ribelle (nonché sorella di due dei pargoli, ovviamente) che, paradossalmente, è l’unica a capire quasi subito come stanno le cose e a non esitare davanti alle minacce dei piccoli, reagendo al loro pericolo col gusto infantile di chi è stato “spodestato” nel cuore dei genitori e arriva a prendersi la rivincita. Altri grandi protagonisti nonché elementi indispensabili per il buon funzionamento di The Children sono i boschi e la neve, che diventano una sorta di nuovo utero per questo branco di bambini assassini nonché teatro di alcune delle sequenze meglio riuscite, tra le quali spicca un finale al cardiopalma che lascia ben poca tranquillità allo spettatore… e non solo. Altro non dico, cercate questo ennesimo, inquietante horror infantile e godetevelo dall’inizio alla fine come ho fatto io. Poi correte ad abbracciare i vostri pargoletti, non si sa mai!

Guarda anche  NUESTRO TIEMPO [SubITA]

bollalmanacco.blogspot.com

Come è stato il film ?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

0 Comment

No Comment.

Related Posts

AGRAfilm è ONLINE AGRAfilm è OFFLINE