HELLEVATOR: THE BOTTLED FOOLS [SubITA]

Titolo originale: Gusha no bindume
Nazionalità: Giappone
Anno: 2004
Genere: Fantascienza, Horror
Durata: 110 min.
Regia: Hiroki Yamaguchi

In un non lontano futuro, la popolazione vive sotto terra e gli è proibito uscire, o per dirla meglio, hanno paura di uscire. Ci sono dei grandi ascensori pubblici nei quali la popolazione può spostarsi per raggiungere i tantissimi piani. In uno di questi ascensori, con dei civili dentro, le forze dell’ordine chiedono se è possibile trasportare due prigionieri. Ma qualcosa va storto e i prigionieri prendono in mano la situazione…

Primo film scritto e girato da Hiroki Yamaguchi che mostra le sue grandi capacità non soltanto come regista ma come sceneggiatore e sopratutto la grande capacità di saper fare un gran film con un budget limitato.
Appena nasce un nuovo regista scattano subito i paragoni. Impossibile non citare Terry Gilliam per quanto riguarda la scenografia e l’uso del “futurismo” dove regna il controllo dello stato e la burocrazia. Paragoni si possono fare anche con Miike per quanto riguarda la regia e l’uso della violenza, aiutata da una splendida colonna sonora, passando dal techno al classico per dare quel tocco di malsano che ci voleva. Definito da molti il “Cube” asiatico possiede qualche somiglianza con la opera prima di Vincenzo Natali, il fatto che il film si svolga quasi nella sua completezza in un ascensore (in questo caso è doveroso citare il corto Elevated del Canadese, tradotto sempre da me) e la paranoia che aumenta lentamente tra i protagonisti, però la trama, la regia e tantissimi altri fattori rendono questo film completamente diverso, quindi non fatevi idee sbagliate. Secondo il mio modesto parare al di là di queste influenze la più forte resta quella dei manga, sembra di leggerne uno durante la visione del film, per la stilizzazione dei personaggi che sono ben definiti e molto particolari nel carattere, negli atteggiamenti, nel modo di vestire e per lo svolgimento della trama.

NB: a differenza si quanto si dice in giro il film non è un horror… non so cosa sia… : ) Penso però che un film del genere vada visto almeno una volta, almeno per sapere se bisogna tener d’occhio questo nuovo talento.

Recensione: asianworld.it

 

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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