SHEITAN [SubITA]

Titolo originale: Sheitan
Nazionalità: Francia
Anno: 2006
Genere: Commedia, Horror, Thriller
Durata: 94 min.
Regia: Kim Chapiron

«A mezzanotte nulla sarà come prima» recita enfaticamente lo strillo di questo strambo film francese del 2006 prodotto e interpretato da Vincent Cassel. Tutto ha inizio la vigilia di Natale, in una discoteca dove impazza la musica degli Sheitan, gruppo – a quanto ci è dato sapere – filoarabo agguerritissimo. Che alla fine si scopra che Sheitan potrebbe essere anche il diavolo, la dice lunga sulla non velatissima metafora. Nel locale, un gruppo di giovani si sballa come può, al punto che vengono cacciati in malo modo. Infilati su un’auto, cominciano a correre come pazzi per le vie di Parigi, fino a raggiungere la campagna, un posto assurdo il cui custode, Joseph, ha un ghigno che mette i brividi, mentre i suoi figli o figliastri o adepti o hanno tare mentali, o sono ninfomani o costruiscono bambole sinistre in una sorta di bottega malefica. Insomma: la notte di non si annuncia tranquilla e infatti ne succedono di tutti i colori. Salvo poi sorprendersi che forse è stato solo un brutto incubo di Bart, ferito a mazzate nella discoteca di cui sopra. Il filmetto è girato con la verve tipica delle pellicole di genere transalpine nell’era post-Besson: diverte, annoia, presenta un doppio Cassel (occhio al finale) spaventevolmente gigione e un cameo di Monica Bellucci in un finto spot natalizio nei panni di una sanguinolenta vampira. Tra le fanciulle, un voto in più all’eroticissima Roxane Mesquida.

SHEITAN è un’opera prima strabiliante. Merito del Kim Chapiron e del camaleontico e luciferino Vincent Cassel.

SHEITAN funziona né più né meno come Wolf Creek: una prima parte travestita da commedia, serve per far arrivare lo spettatore all’ultima mezz’ora, infarcita di terrore estremo e violenza inaudita. Le differenze fra i due film non sono poche però: quello dell’australiano Greg McLean era poca cosa, sopravvalutato dai più e non aggiungeva nulla alle varie storie ispirate a Non Aprite Quella Porta.

Questo invece è un horror dall’ perfetto, fantasioso, malato, inquietante, mai noioso neppure quando prepara minuziosamente la tempesta durante l’apparente quiete. Chapiron ricorda a tratti il Gaspar Noè di Irreversibile e sorprende che questa sia la sua opera prima. C’è un uso delle bambole che ricorda Spasmo di Umberto Lenzi e un’atmosfera malata che evoca non poco il bellissimo e disperato Calvaire.

A far da cornice alla vicenda c’è una componente fiabesca, si parla di Satana (Sheitan è il diavolo in siriano), senza però fare uso di elementi fantastici, a base di piedi caprini e possessioni con voci gutturali.
Il diavolo stavolta è quasi un cancro che mina i rapporti interpersonali, è presente nel figlio che deve nascere, nella violenza che muove i personaggi, nell’ di un incesto che ha lo stesso volto di Cassel.

SHEITAN è un film che arriva forte come un pugno allo stomaco, che non lascia indifferenti e che offe più chiavi di interpretazione. Da notare il cammeo della Bellucci in versione vampirica e una straordinaria Roxane Mesquida, bellissima e terribilmente inquietante. Ma è Vincent Cassel a reggere il film, con un sorriso da scemo che nasconde abissi di indicibile follia.

Recensione: filmhorror.com

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By Anam

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