SAVING SALLY [SubENG]

Titolo originale: Saving Sally
Paese di produzione: Filippine
Anno: 2016
Durata: 94 min.
Genere: Animazione, Commedia, Drammatico, Fantastico, Sentimentale, Visionario
Regia: Avid Liongoren

Marty è un aspirante disegnatore di fumetti segretamente innamorato della sua migliore amica, Sally, l’inventrice di gadget. Come in ogni storia d’amore, non mancano i problemi: i genitori di Sally sono dei mostri e Marty ha l’innata capacità di non fare niente nonostante le sue vivissime fantasie di difendere l’amore della sua vita da questo mondo crudele.

Incantevole viaggio in un mondo sospeso tra realtà e fantasia, Saving Sally del filippino Avid Liongoren (menzione speciale al 7° Orbit price al BIFFF di Bruxelles 2017) riesce con grande slancio inventivo a delineare, tra il dolce e l’amaro, una travagliata storia d’amore adolescenziale.

Protagonista di questo singolare Bildungsroman con una nota rosa è Marty (Enzo Marcos), un adolescente timido e impacciato che un giorno, a scuola, viene salvato dalle vessazioni di un gruppo di bulli dalla bella e volitiva Sally (Rhian Ramos), che mette in fuga uno di loro con uno strano arto meccanico. E’ ovviamente amore a primo sguardo per la vittima appena liberata dai suoi persecutori, ma il ragazzo è incapace di esprimere i suoi sentimenti. Intanto però i due diventano amici e vivono mille avventure, inseparabili in una dove i palazzi e le persone assumono nuove forme, una nuova dimensione grafica, proiezione dello sguardo del protagonista, aspirante mangaka; così anche il gesto più comune diviene qualcosa di magico e irripetibile insieme alla sua diletta. D’altra parte l’Amore non è proprio questo? Romantico, dunque, in molti passaggi, sulle fiabesche vicende incombono altresì terribili ombre, tratteggiate con disarmante leggerezza e proprio per questo ancora più atre: i genitori adottivi di Sally, crudeli maniaci del controllo, la picchiano costantemente, ma lei non si fa abbattere facilmente. Succedaneo della classica matrigna, sdoppiata in un doppio genitoriale per l’occasione, i due vengono presentati in carne ed ossa, ma, geniale trovata visiva, le loro ombre sono quelle di mostri, concretizzazione del loro animo maligno.

Come nelle migliori favole esistono dunque i due perfidi carcerieri, e non solo, entra in scena anche un antagonista del nostro eroe; si tratta del palestrato e assai più vecchio Nick (TJ Trinidad), ventottenne di cui Sally (diciassettenne) s’invaghisce, che se all’apparenza vorrebbe manifestarsi serio e innamorato, lascia seri dubbi più volte sulle sue reali intenzioni. Certo anche qui, il fatto che spesso la sua immagine da umana, concreta, viri a quella di un fumettesco alieno delle fattezze peniche, è rappresentazione evocativa dell’individuo… In tutto ciò, il povero Marty, incapace di dichiararsi all’amata, si trova nella triste situazione di far da tramite, una sorta di moderno Cirano che porta all’altro la corrispondenza di lei e riferisce messaggi di lui opportunamente rielaborati per renderli graditi alla ragazza, che è stata messa in punizione dai genitori e non può uscir di casa. Situazione non facile, invero, per il povero innamorato, che comunque vi si presta e frequenta pure il suo nemico, salvo poi schernirlo nei fumetti da lui disegnati.

Fulcro centrale dello svolgimento e al contempo della strutturazione a livello estetico di Saving Sally è infatti proprio il frammischiarsi di girato e animazione, senza però ricadere in inauspicabili stacchi tra i due emisferi. In perfetta armonia, anzi, i due mondi si fondono, si alternano senza che la perfetta continuità venga mai interrotta. I palazzi, la stanza di Marty, gli oggetti, la fosca magione di lei inerpicata su una rupe sospesa nel vuoto, nonché infinite comparse tratteggiate come mostriciattoli grotteschi, la componente grafica pare rivelare la vera natura delle cose e delle persone, o quantomeno la percezione che il ragazzo ha di ciò che lo circonda. Poi ci sono i voli pindarici, alcune sequenze in cui i personaggi passano da uno all’altro con incredibile fluidità: meravigliosa e poetica è la scena in cui il protagonista, dopo una terribile notizia, compie una sorta di harakiri immaginario e dal suo corpo fisico emerge un angelo con le sue fattezze, ma disegnato e candido che vola in cielo. D’altro canto la pellicola è incentrata su un aspirante disegnatore di comics, una eroe in età scolare un po’ alla Bakuman (バクマン) di Moritaka Mashiro e il suo intero universo ruota intorno alla sua passione, come il suo stesso modo di percepire la realtà. Dunque, si assiste a una originale scelta estetica, affine in qualche modo alla visionarietà di L’arte del sogno (La Science des rêves) di Michel Gondry, ma agli inserti in stop motion quivi viene sostituita una più invasiva animazione, decisamente preponderante rispetto alla componente “in presa reale”; eppure l’idea, la sensibilità stessa con cui è narrata la vicenda amorosa, non si discosta poi tanto dal film francese.

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Racconto che, con estrema delicatezza nello sguardo, fa insieme sorridere e commuovere, Saving Sally ci conduce in un mondo fatato, innocente e fanciullesco come i suoi protagonisti, resi in maniera incredibilmente naturale da Marcos e dalla Ramos. Bello sarebbe vederlo nelle sale italiche …

ilcineocchio.it

 

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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