ROCKER (SubENG)

Titolo originale: Rocker
Paese di produzione: Germania occidentale
Anno: 1972
Durata: 85 min.
Genere: Drammatico, Azione, Poliziesco
Regia: Klaus Lemke

Ad Amburgo, nella Germania occidentale, una banda di motociclisti aiuta un ragazzino a vendicare suo fratello che è stato assassinato da una banda rivale, nemica mortale delle bande rock.

“Rocker” di Klaus Lemke è un film che urla anarchia e vita vissuta ai margini della società, ambientato nella vibrante Amburgo degli anni ’70, dove il protagonista, Gerd, un motociclista di mezza età appena uscito di prigione, si ritrova immerso in un sottobosco urbano di giovani ribelli, motociclisti e delinquenti di piccolo calibro; Gerd, interpretato con autenticità da Hans-Dieter Jendreyko, incarna la libertà sregolata e la disillusione, diventando una sorta di figura paterna per la gang di ragazzi che si aggrappano a lui come a una guida in un mondo spietato e senza regole.

Il film cattura perfettamente l’essenza della controcultura degli anni ’70, con la sua colonna sonora travolgente e le riprese in stile documentaristico che danno un’impressione di cruda realtà, grazie anche alla scelta di Lemke di lavorare con attori non professionisti e di improvvisare gran parte dei dialoghi, creando un’atmosfera autentica e visceralmente realistica. “Rocker” si distingue per la sua capacità di ritrarre un’epoca e una comunità in modo così sincero e diretto, senza giudizio, ma con un’affettuosa comprensione dei suoi personaggi marginali e delle loro esistenze tumultuose; la città di Amburgo, con i suoi bar malfamati, le strade trafficate e i locali fumosi, diventa quasi un personaggio a sé, contribuendo a costruire quel senso di disfacimento e ribellione che permea ogni scena.

La trama, sebbene semplice e lineare, rispecchia la vita caotica e imprevedibile dei protagonisti, centrata sulla lotta per la sopravvivenza, l’amicizia e l’appartenenza, dove Gerd assume il ruolo di mentore e protettore, ma anche di uomo che cerca disperatamente un posto nel mondo, dopo essere stato segnato dalla violenza e dall’isolamento; Lemke riesce a catturare con la sua regia un microcosmo fatto di umanità, ribellione e disperazione, in un mix di pathos e vitalità che rende “Rocker” un’opera unica, un racconto senza fronzoli di vite ai margini, diretto e schietto come un pugno nello stomaco, che ti lascia con il sapore amaro di un’epoca passata, ma con una riflessione ancora attuale sulla e sulla ricerca di libertà e identità.

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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