POPRAN (SubENG)

Titolo originale: Popuran
Paese di produzione: Giappone
Anno: 2022
Durata: 96 min.
Genere: Commedia, Visionario
Regia: Shin’ichirô Ueda

Tagami Akira dirige una app di manga di straordinario successo: bello, ricco, famoso, intervistato dalle tv e con uno stuolo di dipendenti, nella vita ha messo l’ambizione davanti agli affetti. Una mattina, però, Akira si sveglia e scopre che il suo pene – anzi, il suo popran – è sparito. Scioccato dalla scoperta, grazie a un misterioso gruppo d’aiuto scopre di non essere solo e soprattutto che il suo membro si è ribellato ed è diventato un oggetto volante che solca i cieli ai centocinquanta all’ora. Akira ha sei giorni di tempo per catturare il popran fuggito e per farlo deve tornare dalle persone che in passato ha ferito: l’ex socio in affari, la moglie e la figlia abbandonate e i genitori, con cui ha tagliato i ponti.

Il simbolo che in Popran riunisce gli uomini colpiti dalla medesima sventura capitata al protagonista – il giovane rampante Akira, che da uomo d’affari altezzoso è costretto a diventare un uomo insicuro di tutto – è significativamente un disegno stilizzato del corpo maschile con un Qrcode al posto del pene mancante. La metafora non potrebbe essere più chiara, è del resto non è certo ai toni sfumati che la sceneggiatura dello stesso Shin’ichirô Ueda aspira: nel mondo contemporaneo, la virilità è stata sostituita da congegni elettronici, o più in generale da linguaggi, codici e forme di che non sono quelli del cuore, e a guardar bene nemmeno quelli dei genitali, dunque del sesso. 

L’idea più bella di Popran, che come tutte le commedie nasconde dietro l’iniziale assurdità una visione malinconica dell’esistenza, è quella d’intendere la virilità non come espressione di una mascolinità aggressiva, ma come primo passo di un’identità maschile che non ha nulla da rivendicare o conquistare, se non il diritto a vivere e ad amare nel modo corretto.

Shin’ichirô Ueda gioca talvolta con l’orgoglio ferito del suo personaggio – ad esempio quando non capendo ancora come fare pipì è costretto a sedersi come una donna – ma la direzione dello sberleffo e della confusione di genere è presto abbandonata. Con il passare dei minuti, diventa sempre più chiaro come Popran sia soprattutto il racconto di un rito d’espiazione e di come la menomazione del protagonista serva a ricordargli tutto ciò che nella vita ha perduto e tutto ciò di cui ha privato gli altri.

mymovies.it

 

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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