PEPPERMINT CANDY (SubITA)

Titolo originale: Bakha satang
Paese di produzione: Corea del Sud
Anno: 1999
Durata: 129 min.
Genere: Drammatico
Regia: Chang-dong Lee

Alcuni momenti significativi della di Yong-ho (Sol Kyung-gu), percorsi a ritroso nel tentativo di dare un senso al tragico gesto che l’ha portato a suicidarsi sotto a un treno nel 1999. Amore, soprusi e violenza racchiusi in vent’anni di sofferta esistenza.

Bellissima opera seconda del sudcoreano Lee Chang-dong, sceneggiatore, regista e politico che ha anche ricoperto il ruolo di Ministro della cultura e del turismo del proprio Paese nel biennio 2003-2004. Uno straordinario e toccante viaggio all’indietro nel tempo, che parte dall’apice della tragedia per andare a scoprire cosa possa spingere un uomo a togliersi la vita. Essenziale nella messa in scena, è un’opera di densa scrittura in cui l’estetica è subordinata alla costruzione narrativa, e il ritratto della sofferenza individuale è calato in un contesto culturale e sociale sempre più definito in grado di emergere con grande naturalezza mano a mano che il racconto si arricchisce di dettagli. Crisi economica, perdita di valori, ottusità dell’ambiente militare si susseguono in ordine cronologico inverso all’interno di un quadro impressionista in cui il dolore si fa concreto e l’umana sofferenza non lascia spazio alla speranza. Una pellicola splendidamente circolare che sa trasmettere con assoluta spontaneità un senso di malinconica poesia, scandito dal prologo e da cinque capitoli ambientati nel passato (pochi giorni prima del suicidio, 1994, 1987, 1984, 1979). Superiore a qualsiasi elogio l’interpretazione di Sol Kyung-gu, in grado di aderire perfettamente al personaggio e restituirne tutte le varie sfaccettature. Raramente le lacrime hanno solcato in maniera così naturale il volto di un attore. Tra le numerose scene di rara potenza emotiva, sono da citare la visita all’amata entrata in coma e, soprattutto, il devastante finale in cui è impossibile non commuoversi. Il titolo si riferisce alle caramelle alla mente che Yong-ho e l’amore di una Sunim (Moon So-ri) erano soliti offrirsi affettuosamente.

longtake.it

 

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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