Titolo originale: Nitram
Paese di produzione: USA
Anno: 2021
Durata: 111 min.
Genere: Drammatico
Regia: Justin Kurzel
Justin Kurzel torna con il suo nuovo lungometraggio, finalmente, ai fasti estremo drammatici di un tempo, ed in particolare di quel suo capolavoro oramai decennale ‘SNOWTOWN MURDERS’. Nuovamente un film ispirato ad una vera, tragica e sofferente storia della sua terra, l’Australia. Nitram, un ragazzo con evidenti disturbi mentali, vive con sua madre e suo padre nella periferia australiana verso la metà degli anni ’90. Vive una vita di isolamento, frustrato dalla sua incapacità di adattarsi. Questo finché non trova inaspettatamente un caro amico in un’ereditiera solitaria, Helen. Tuttavia, quando quella relazione finisce in tragedia, la solitudine e la rabbia di Nitram si intensificano e lui inizia una lenta spirale discendente che lo porta in un pozzo nero destinato ad esplodere …. ATT.NE CONTIENE SPOILER WE NEED TO TALK ABOUT KEVIN incontra TAXI DRIVER in questo sofferente e potente ‘shooting drama’, reso interessante sin dai primi minuti grazie ad un prologo, vero o presunto, che mette subito in guardia su cosa ci aspetta. Un ragazzo problematico figlio di un luogo arido, povero e privo di prospettive, mette in luce le proprie passioni piromani. Una miccia pronta ad esplodere da un momento all’altro, ben rappresentata da un Caleb Landry Jones in stato di grazia ed entrato nella parte in maniera pericolosa, viscerale e totale. Il dramma sociale, e solo in parte familiare, di Nitram, soprannome del vero Martin Bryant che ben rende l’idea sulla sua complicata figura, non giustifica il suo atto terribile (il sinistramente noto massacro di Port Arthur del 1996, forse la più grande strage australiana ad opera di una singola persona, dove persero la vita 35 persone per mano di Martin), bensì ne presenta il contorno di solitudine che lo avvolge, una cornice sociale incapace di ascoltarlo da un parte ma altrettanto avida nel vendergli armi senza scrupoli armi d’assalto dall’altra (dopo la strage, la legge australiana sarà revisionata a tempo di record).Come scopriremo nella realtà, Nitram era (anzi è, in quanto è ancora vivo in carcere) affetto dalla sindrome di Asperger, la quale evidenziava inoltre un quoziente intellettivo da adulto, con analisi successiva alla strage, pari ad un bambino di 11 anni. Caratterizzato da una fotografia satura, soffocante e pessimista, il film mette sul piatto tutte le controversie di questa storia, esaltando costantemente la solitudine drammatica di Nitram, messa in evidenza quando perderà prima l’unica amica che in parte lo capiva ed il padre, finendo così per amplificare la sua impossibilità di comunicare con la società che lo circonda, per la quale è invisibile ed allo stesso inutile. NITRAM ha tutte le credenziali (come contenuti e qualità estetica), per diventare uno dei film estremi più significativi e rilevanti del 2021. Notevole!!
(http://horrorestremo.altervista.org/)
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