Titolo originale: Monsutâzu kurabu
Paese di produzione: Giappone
Anno: 2011
Durata: 71 min.
Genere: Drammatico, Visionario
Regia: Toshiaki Toyoda
Ryoichi sceglie di rinunciare ad ogni forma di civilizzazione, abbandonando l’insignificante vita di città per stanziarsi in una capanna su una montagna innevata, in pieno stato di isolamento e provvedendo da solo ai suoi fabbisogni. Conserva però l’indignazione verso la modernità e la manifesta mandando lettere bomba ai direttori di corporazioni e reti televisive, trasformandosi in una specie di mostro per la società, non sapendo che presto nel suo rifugio incontrerà un vero mostro, di natura molto differente dalla sua.
Torna il talentuoso e visionario regista di “Blue Spring”, “Pornostar” e “9 Souls” e il suo nuovo film, “Monsters Club” è stato accolto con trepidazione nei vari festival di cinema internazionali.
Eita interpreta Ryoichi, un uomo che decide di abbandonare il mondo civilizzato e inizia a vivere isolato in una zona di montagna innevata, dove fabbrica e invia bombe ai più grandi network televisivi e personaggi illustri. Perdendo ogni briciolo d’identità, Ryoichi diventa una sorta di mostro, finchè, la sua vita non verrà sconvolta da un altro mostro.
Al di là della palese critica sociale, il nuovo film di Toyoda è un cammino di formazione che ha come base la catarsi e la sopravvivenza spirituale. Un film complesso e affascinante che ha lasciato tutti a bocca aperta per la bellezza potente delle immagini e l’originalità del tema. Un film che tenta di scavare nell’inconscio umano, lasciando uscire, come l’azionismo viennese di Nitsch, il lato animalesco e feroce di ognuno di noi.
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