MILLENNIUM ACTRESS [SubITA] 🇯🇵

Titolo originale: Sennen joyū
Nazionalità: Giappone
Anno: 2001
Genere: Animazione, Drammatico, Fantascienza
Durata: 83 min.
Regia:

Amo molto i film che si divertono a giocare col cinema. Quei film che prendono questo mezzo espressivo e lo smontano, poi lo rimontano a piacimento, cercando di analizzarne i meccanismi, e che magari tirano inoltre in ballo pure la realtà e la inseriscono anch’essa in questo gioco. Fra le pellicole di questo tipo che ho apprezzato di più c’è un misconosciuto anime del 2001, pubblicato in Italia direttamente in dvd nel 2008. Il titolo è “Millennium actress” e il è Satoshi Kon, sceneggiatore ed animatore (“World apartment horror”, “Memories”) che ha fatto il suo esordio alla regia nel 1998 con “Perfect blue”, ottimo film d’animazione di singolare stampo thriller scritto da Sadayuki Murai (co-autore degli otomiani “Steamboy” e “Bugmaster”).

“Millennium actress” è la seconda pellicola di Kon e, insieme a Murai, ha qui anche curato la sceneggiatura. La trama è incentrata sul personaggio di Chiyoko Fujiwara, celebre attrice del passato che, ora settantenne, vive in una casetta isolata in cima ad una collina. Genya Tachibana, il direttore di uno studio televisivo, si reca da lei insieme ad un suo operatore per ottenere un’intervista dalla quale realizzare un documentario. In realtà l’intervista è un pretesto per poter consegnare a Chiyoko una chiave, una chiave che le riporterà nella mente e nel cuore i ricordi dell’amore della sua vita.

La particolarità principale di “Millennium actress” è che i lunghi flash-back che praticamente compongono per intero il film non servono solo a rimettere insieme il passato di Chiyoko e svelare numerosi punti oscuri della sua vita, ma sono anche gli elementi centrali con cui gioca a livello registico, stilistico, narrativo e simbolico. Il rievoca il passato e il desiderio d’amore della protagonista attraversando in maniera sempre fresca ed originale i film da lei girati e mescolandoli singolarmente con il presente, nonché con la Storia (con la s maiuscola) giapponese e con alcune mini-trame secondarie che coinvolgono altri personaggi. La genialità di Kon in tutto ciò è che questa complessa struttura non si riduce mai ad essere un mero ed inutile giochetto oppure un pastrocchio confuso di storie, ma riesce sempre a tener viva l’attenzione dello spettatore, che inevitabilmente si sente coinvolto ed emozionato. Anche il finale – come si sa punto critico di parecchi film drammatico-sentimentali – è innovativo e si trova ad essere al contempo lieto ed amaro, realista e sognante, magnificamente commovente e significativo.

Come quasi sempre accade nelle pellicole d’animazione giapponesi, un grande apporto giunge anche dalla ottima realizzazione tecnico-estetica, le cui scelte non sono mai gratuite od immotivate, ma sono sempre fortemente e significativamente connesse alle circostanze narrative. Dunque sono certo apprezzabili le buie e caotiche atmosfere medievali, quelle apocalittiche che riprendono le scene post-belliche, quelle che richiamano la fantascienza degli anni ’70, ma anche quelle più poetiche e delicate degli incontri col misterioso uomo amato da Chiyoko.

Recensione: pellicolascaduta.it

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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