MEN BEHIND THE SUN [SubITA]

Titolo originale: Hei tai yang 731
Paese di produzione: Hong Kong
Anno: 1988
Durata: 105 min.
Genere: Drammatico, Storico, Horror
Regia:

Basato sulla storia vera delle efferatezze compiute dall’Unità 731, attiva dal 1936 al 1945

La realtà è sempre più cruda della fantasia, ce lo insegna il nostro passato che possiamo leggere sui libri di storia. Durante lo scorso secolo ad esempio, le atrocità della seconda guerra mondiale non si limitarono alle barbarie commesse dai regimi dittatoriali: le vicende infatti le conosciamo soprattutto per le controversie avvenute nel nostro continente e non per ciò che è accaduto sulla sponda asiatica (bombe nucleari americane a parte).
Il contrappose anche l’esercito cinese a quello giapponese, quest’ultimo presente in Manciuria con una divisione chiamata Unit 731, ufficialmente addetta alla purificazione dell’acqua. In realtà il generale Shirō Ishii, esperto batteriologo, era a capo di un’organizzazione che radunava prigionieri cinesi in alcuni campi di concentramento, utilizzandoli come cavie per degli esperimenti allucinanti. “Men Behind The Sun” è il film che prima di altri documenta tali nefandezze, un’opera malata, deviata e disturbante anche per un pubblico allenato a un certo tipo di pellicole.

Le sono incentrate su un sadismo sconcertante, culminato con un avvicendarsi di scene nelle quali vediamo soccombere una serie di malcapitati: un bambino vivisezionato (la sequenza dell’autopsia è realistica perché fu utilizzato un cadavere di un neonato morto da poco!), un gatto (vero) dato in pasto a un esercito di topi (una scena shock gratuita ma smentita dallo stesso regista, il quale dichiarò di aver avvolto l’animale con una pellicola protettiva), poi ancora individui usati come bersagli umani per testare delle armi batteriologiche e altri impiegati per esperimenti di congelamento (con successiva amputazione degli arti per analizzare gli effetti della cancrena!), un martirio che potremmo elencare ulteriormente ma che vi lasciamo solo immaginare, c’è l’imbarazzo della scelta.
“Men Behind The Sun” è un continuo alternarsi di situazioni al limite della sopportazione, uno dei film più estremi mai concepiti dall’essere umano, un prodotto che spesso si rifugia nella scusa del voler mostrare la guerra così come è, senza censure. Ma il suo sviluppo tende al didascalico e l’autocompiacimento della violenza non è certo un punto a favore che giova alle sorti della pellicola. Per questo motivo i cultori del cinema di confine possono tuffarsi nella visione senza però attendersi qualcosa di importante da un punto di vista prettamente estetico e concettuale, ma solo per aggiungere alla lista un lavoro controverso, malsano e voyeuristico, nel quale la storia è solo un pretesto per mettere in scena una collezione di atrocità assortite che comunque restano profondamente impresse nella mente.

cinemaestremo.wordpress.com

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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