MEGAN IS MISSING [SubITA]

Titolo originale: Megan Is Missing
Paese di produzione: USA
Anno: 2011
Durata: 89 min.
Genere: Drammatico, Horror, Thriller
Regia: Michael Goi

Megan, attraente ragazza molto popolare, e Amy, di poco più giovane e molto più timida, sono migliori amiche, nonostante le loro abissali differenze. Un giorno, quando Megan contatta un ragazzo (che ha la webcam rotta) in una room, decide di incontrarlo per un appuntamento. A quel punto, misteriosamente, la ragazza scompare.

Il numero di individui che scompaiono quotidianamente in America è impressionante. In un anno si arrivano a toccare cifre da capogiro (quasi centomila casi), molti dei quali vengono risolti (con il ritrovamento dei cadaveri o delle persone vive), altri invece no. “Megan Is Missing” è ispirato a una storia vera, una delle tante in realtà, visto che negli Stati Uniti il fenomeno di giovani adolescenti che svaniscono nel nulla in seguito ad al buio su internet è solo l’ennesimo aspetto inquietante della vicenda. Il cosiddetto blind date, un incontro fatale che avviene quando si riesce a conquistare la fiducia dell’interlocutore sconosciuto, ma anche per curiosità o semplicemente per pura incoscienza.
Megan è una quattordicenne carina e spigliata, inseparabile dalla sua amica del cuore Amy (lei invece timida e impacciata). La prima parte del film funge da introduzione e per circa quaranta minuti non succede nulla di eclatante: le due giovani chattano tra loro e finiscono in qualche party esagerato, prima che Megan si metta in contatto on-line con uno sconosciuto, con il quale accetta di uscire. La giovane ragazza viene mostrata con tutti gli stereotipi del caso, è la classica teenager americana antipatica, superficiale e con il pallino del sesso già ben sviluppato. Per fortuna dopo una prima parte eccessivamente ridondante passiamo a una seconda fase investigativa, dove in seguito al (presunto) rapimento di Megan vediamo all’opera i giornalisti e un detective impegnati nelle ricerche (anche la televisione si mobilita, il programma “My Child Is Missing” è praticamente la versione statunitense di “Chi L’Ha Visto?”).
Il film è scandito dal trascorrere delle giornate e col passare dei minuti sembra di assistere a un vero sull’accaduto, un approccio che prende il sopravvento nella terza e ultima parte dell’opera (in chiaro stile found footage), a dir poco devastante e spietata, un martirio psicologico per lo spettatore per la minuziosità con la quale è raccontato ogni singolo sospiro prima della tragedia conclusiva. Il regista Michael Goi (successivamente sarà chiamato a dirigere alcuni episodi di “American Horror Story”) sfrutta così la tematica dei social network, puntando sugli aspetti più spaventosi implicati in essa e lavorando sulla morbosità degli eventi con tre differenti prospettive: una prima, legata alla dipendenza dai social, poi una seconda, incentrata sul voyeurismo dei mass media (e di chi si nutre di cronaca nera televisiva), per atterrare infine su un terzo e ultimo livello, quello che annichilisce qualunque discorso possibile su quanto detto in precedenza (la morte e l’occultamento di ogni prova, tabula rasa in attesa del prossimo rapimento). In “Megan Is Missing” il collante tra queste fasi non è solido e coerente, ma ogni segmento si dimostra cruciale per quello successivo. Se inizialmente si sbadiglia, la piega allucinante che prende il film ripaga lo spettatore della lunga attesa. Con un orrore reale e raccapricciante.

cinemaestremo.wordpress.com

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By Anam

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