LOVE [SubITA]

Titolo originale: Love
Nazionalità:
Anno: 2015
Genere: Drammatico, Erotico
Durata: 135 min.
Regia:

La mattina del 1° gennaio suona un telefono. Murphy, un ragazzo di 25 anni, si sveglia circondato dalla giovane moglie e dal figlio di tre anni. Poi ascolta la segreteria telefonica e trova un messaggio della madre di Electra, che chiede della che non vede da tempo e a cui teme sia accaduto qualcosa di grave. Nel corso di una lunga e grigia giornata, Murphy si ritrova solo nel suo appartamento e inizia a ricordare la sua più grande storia d’amore durata due anni con Electra: una passione amorosa fatta di promesse, giochi ed eccessi, bruscamente interrotta dopo aver tentato una relazione a tre.

Nella famigerata sequenza del Rectum di Irreversible [id., 2002], Gaspar Noé è inquadrato di sfuggita, per una manciata di secondi, mentre si masturba. Per i detrattori del regista, è l’immagine manifesto del suo cinema: eccessivo, inutilmente virtuosistico e furbescamente provocatorio. In realtà, gli ultimi due film di Noé, Enter the Void [id., 2009] e Love, smentiscono l’immagine di un il cui unico intento è quello di provocare lo spettatore ed épater le bourgeois. Piuttosto, il cinema di Noé, di film in film, si va configurando come una riflessione intimista sulla tematica della perdita, in cui la provocazione ha sempre più un ruolo marginale. Da questo punto di vista, Love rappresenta un testo centrale nella filmografia di Noé. Le premesse del film sembravano orientate verso un’operazione mediatica costruita sulla promessa di mostrare del sesso esplicito sul grande schermo (alla maniera di Nymph()maniac [id., 2013] di Lars Von Trier1); in realtà, Noé, in Love, raccontando la storia d’amore e abbandono di Murphy ed Electra, elegge sì il sesso a tema principale del film – non perdendo ovviamente l’occasione d’includere nelle immagini dettagli espliciti2 –, ma lo fa senza intenti apertamente provocatori. Love, infatti, è innanzitutto un film erotico, in cui la messa in scena è la prima fonte di piacere ed eccitazione; un film che porta a un punto di massima tensione alcuni degli elementi tematici sviluppati da Noé a partire dagli esordi.

Se, infatti, come scrive Alberto Libera per Lo Specchio Scuro, la filmografia di Noé «sembra procedere in linea retta, creando un universo profondamente autoreferenziale»3, è in Love che quest’universo si presenta allo spettatore con maggiore chiarezza. Il dialogo che il film instaura con le pellicole precedenti dell’autore, a partire dalle auto-citazioni (il modellino dell’hotel di Enter the Void presente nella camera da letto del protagonista Murphy; il primo piano dell’eiaculazione, ripreso direttamente dal cortometraggio pornografico Good Boys Use Condoms [id., 1998] di Lucile Hadzihalilovic; ecc.), è, in fondo, uno degli elementi principali di Love: seguire la linea retta tracciata dalle opere del franco-argentino può essere dunque d’aiuto per inquadrare con maggiore correttezza le novità del suo ultimo film e la sua importanza all’interno della filmografia di Noé, autore fondamentale del cinema contemporaneo e purtroppo ancora oggi oggetto di numerosi equivoci critici.

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Recensione: specchioscuro.it

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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