LOFT [SubITA]

Titolo originale: Loft
Paese di produzione: Belgio
Anno: 2008
Durata: 118 min.
Genere: Drammatico, Thriller
Regia: Erik Van Looy

Un gruppo di yuppies fiamminghi di mezza età si divide un lussuoso loft messo a disposizione da uno di loro che fa l’architetto. Ognuno di loro ne possiede la chiave, ognuno di loro lo per andarci in buona compagnia. Nessuno a parte loro è a conoscenza dell’esistenza del loft, ancor meno le rispettive mogli; tutto sembra filare liscio, fino a quando il cadavere di una donna viene rinvenuto all’interno di esso. Inizia così un incalzante “gioco al massacro” per scoprire chi è l’assassino, per forza di cose uno di coloro che ne possedevano la chiave.

Loft di Erik Van Looy è una bellissima risposta europea agli stilemi del thriller hollywoodiano. Come struttura ricorda a grandi linee quella de I soliti sospetti come ho letto da qualche parte anche se a differenza del film di Singer si presenta incalzante sin da subito. Lo spettatore è catapultato immediatamente al centro della scena nel momento in cui il patatrac è già avvenuto.
Ma il regista è attentissimo a non svelare le sue carte in un film circolare in cui la prima sequenza si collega all’ultima e magicamente tutte le tessere del mosaico trovano il loro posto.

La vicenda si può riassumere in poche parole: una ragazza viene trovata morta ammanettata al letto , nel loft condiviso da cinque amici, tutti professionisti affermati , qualcuno di loro con ben più di un problemino coniugale.
Raccontato in un lungo flashback in cui però l’unità temporale viene frazionata più volte per dare volto e voce al rapporto tra i protagonisti, alla loro ansia montante nei confronti della polizia che indaga sull’accaduto, al crescendo di tensione che implacabilmente detta il ritmo del film, Loft è un thriller dalla progressione drammaturgica inarrestabile in cui Van Looy è bravissimo a svelare la verità poco per volta, tenendo alta la tensione praticamente fino all’ultima sequenza.

Lo spettatore è portato ad identificarsi con i protagonisti proprio perchè non sa nulla più di loro, trasformando il film in una sorta di lunga soggettiva in cui la verità compare solo negli ultimi minuti. Non proprio all’ultima sequenza come ne I soliti sospetti, ma quasi.
I cinque protagonisti protagonisti la cui amicizia all’inizio del film sembra a prova di bomba visto anche che  condividono le chiavi del loft del titolo in cui spassarsela a turno con allegre donzelle, progressivamente perdono le loro certezze facendo venire alla luce dei segreti inconfessati e inconfessabili.

bradipofilms.blogspot.com

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By Anam

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