Titolo originale: Herostratus
Paese di produzione: UK
Anno: 1967
Durata: 145 min.
Genere: Drammatico, Sperimentale
Regia: Don Levy
Quando Max, un giovane poeta, assume una società di marketing per trasformare il suo suicidio lanciandosi in uno spettacolo di mass media, scopre che le sue intenzioni sovversive sono rapidamente diluite.
Herostratus, diretto da Don Levy nel 1967, è un film britannico dalla natura sperimentale e provocatoria che affronta temi profondi come l’alienazione, il desiderio di celebrità e il significato dell’esistenza umana. Quest’opera, nonostante sia poco conosciuta al di fuori di cerchie cinefile e non abbia ottenuto un grande successo commerciale al momento della sua uscita, è considerata un lavoro di grande rilevanza artistica e ha avuto un impatto significativo sulla storia del cinema sperimentale.
La trama del film si sviluppa attorno a Max, un giovane cinico e disilluso che decide di suicidarsi come atto di protesta contro la società e il vuoto esistenziale che lo circonda. Tuttavia, prima di compiere il gesto estremo, Max intende vendersi come merce pubblicitaria per finanziare il proprio suicidio e ottenere una sorta di immortalità nella memoria collettiva. Attraverso questa decisione, Levy esplora la tensione tra la fama e il vero significato dell’esistenza umana.
La forza principale di Herostratus risiede nella sua estetica straordinaria ed evocativa. Levy sfrutta al massimo le possibilità tecniche del cinema, utilizzando immagini sovraesposte, cambi di velocità, distorsioni e sperimentazioni con il sonoro per creare un’atmosfera surreale e onirica. Questo stile visivo unico cattura lo spettatore e lo coinvolge emotivamente nel mondo interiore del protagonista, rendendo l’esperienza cinematografica profondamente coinvolgente.
La performance del cast è notevole, con il giovane protagonista Michael Gothard che offre una performance intensa e complessa nel ruolo di Max. La sua interpretazione riesce a comunicare sia la disperazione del personaggio che la sua insaziabile sete di riconoscimento. Altri attori, come Gabriella Licudi nel ruolo di Clio e Peter Stephens in quello di Farson, offrono anche loro interpretazioni convincenti, arricchendo ulteriormente la trama del film.
La colonna sonora di Barry Bermange merita una menzione speciale. L’uso di suoni elettronici e sperimentali si fonde perfettamente con le immagini, creando un’esperienza audiovisiva sinistra e coinvolgente. La musica e gli effetti sonori contribuiscono alla costruzione dell’atmosfera surreale e riflettono le emozioni e le angosce interiori dei personaggi.
Herostratus è un film che richiede uno spettatore attento e aperto alle sfide narrative e stilistiche. La sua trama complessa e non lineare potrebbe risultare disorientante per alcuni, ma se affrontato con pazienza e dedizione, il film offre una riflessione profonda sulle dinamiche della società moderna e sull’alienazione dell’individuo.
In conclusione, Herostratus è un film sperimentale di grande rilevanza artistica, che affronta tematiche profonde e provocative. La regia di Don Levy, l’estetica visiva evocativa, le interpretazioni intense e la colonna sonora suggestiva si uniscono per creare un’esperienza cinematografica coinvolgente. Se sei un amante del cinema sperimentale e sei disposto a lasciarti coinvolgere da una narrazione non convenzionale, Herostratus merita sicuramente la tua attenzione.
FPE