GUTTERBALLS (SubITA)

Titolo originale: Gutterballs
Paese di produzione: Canada
Anno: 2008
Durata: 93 min.
Genere: Horror, Thriller
Regia: Ryan Nicholson

Una normale sfida a bowling, a causa di un gruppo di giovani sbandati, si tramuta in rissa. Dopo un momento di tregua, i delinquenti sequestrano e violentano una ragazza. Come se nulla fosse accaduto, tornano a giocare a bowling, senza immaginare di aver istigato, con la loro sconsiderata azione, un vendicatore sanguinario. Mascherato e inatteso, uno psychokiller compare nella sala da gioco.

Da molti anni il canadese Ryan Nicholson si occupa con di effetti e make-up anche per produzioni importanti, la sua passione segreta però la conosciamo in pochi ed è quella legata al cinema horror più grezzo e splatter possibile. Il suo lungometraggio maggiormente affermato è proprio questo “Gutterballs”, un b-movie vecchio stampo che ha trovato parecchi estimatori tra i maniaci del genere, arrivando persino in Italia tramite i canali home video.
Il film si svolge quasi interamente all’interno di una sala da bowling, dove nell’incipit un gruppo di balordi innesca una rissa che finisce malissimo. Partono i titoli di testa (un chiaro tributo agli anni ottanta, come tutta l’opera) e veniamo subito scaraventati dentro un lavoro incredibilmente violento: la sequenza del prolungato stupro di gruppo è sgradevole e davvero estrema, in fondo nella prima mezzora “Gutterballs” non esprime ancora quelle caratteristiche che invece emergono con il trascorrere dei minuti, quando la pellicola accosta con maggiore insistenza l’elemento comedy a una deriva puramente horror. Si sorride comunque con molta parsimonia, soprattutto per il taglio grottesco (e farsesco) con il quale sono descritti i personaggi e il (buffo) killer mascherato che a un certo punto irrompe sulla scena.
Quello di Ryan Nicholson è uno slasher pensato esclusivamente per i nostalgici, un film che ci riporta indietro di quasi quarant’anni facendoci rivivere con spensieratezza la follia tipica di certe opere girate all’inizio degli 80s. Ma prima di ogni cosa “Gutterballs” è un prodotto 100% politically uncorrect: sangue a fiumi, omofobia, misoginia, violenza insostenibile (un birillo infilato dentro una vagina, un altro in bocca, oltre a un pene aperto in due e tante altre nefandezze!), un compendio di crudeltà realizzate con buona perizia tecnica da un esperto del settore come Nicholson. Queste caratteristiche ci aiutano a sopportare meglio le pessime prove attoriali dei protagonisti e i dialoghi (spesso improvvisati) alquanto banali e ripetitivi (la parola fuck è ovunque) che affossano non di poco il valore generale del lavoro, sicuramente genuino ma fin troppo sopra le righe in certi passaggi.
“Gutterballs” (che ha persino un sequel diretto dallo stesso regista nel 2015) è comunque un toccasana per il cinema underground, perché è proprio di questi film che abbiamo terribilmente bisogno: quello di Nicholson è un horror infame e offensivo, contornato qua e là persino da tentazioni hardcore (il pompino esplicito), uno spassoso divertissement che rinuncia a qualsiasi forma di imborghesimento per imboccare la strada dell’anarchia più becera. Le conseguenze in alcuni casi sono anche imbarazzanti, ma davanti a uno spettacolo simile, ben venga questo tripudio di pura volgarità amatoriale. (https://cinemaestremo.wordpress.com/)

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