FREE RANGE [SubITA]

Titolo originale: Ballaad maailma heakskiitmisest
Nazionalità: Estonia
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 104 min.
Regia: Veiko Õunpuu

Un giovane scrittore apprende che la sua ragazza è incinta. La notizia stravolge la sua e lui decide pertanto di lasciare il suo lavoro al giornale, con l’intenzione di dedicarsi completamente alla letteratura in modo da trovare un proprio posto nella società e rispondere ai suoi obblighi morali.

Dopo il cupo ma coinvolgente esordio Autumn Ball (eletto Miglior Film Estone dell’Era Moderna dai critici locali) e The Temptation of St. Tony, racconto morale surreale ed espressionista, l’estone Veiko Õunpuu continua a esaminare la moderna e la tensione fra il conformismo richiesto dalla società ed il umano di fare ciò che si vuole.

Free Range (Ballaad maailma heakskiitmisest) segue Fred (Lauri Lagle), critico cinematografico che all’inizio del film viene licenziato dalla sua rivista. Nonostante abbia perduto il lavoro, Fred continua a godersi una di edonismo e donne, ma le cose si fermano quando la fidanzata gli annuncia di essere incinta. Fred dovrà scegliere tra la vita che vuole e il conformarsi a quella che la società giudica accettabile.

Free Range è un’opera intensamente personale (Õunpuu stesso è stato un critico di cinema) sospesa tra dramma sentimentale e critica alla società moderna. Più convenzionale dei precedenti film di Õunpuu, contiene però numerosi tocchi stilistici e surreali che illuminano e ravvivano una narrazione diseguale ma coinvolgente. E se scivola talora nel campo della polemica (come quando Fred legge un manifesto dell’era moderna), il film riesce però a evitare la noia didascalica non condannando né condonando mai la posizione di Fred sulla società e le sue scelte morali. Sono invece i momenti di acido umorismo (Fred impazzisce a bordo di un muletto dopo aver accettato un lavoro da operaio) a dare all’opera una necessaria leggerezza e un divertente contrappunto alle parti più serie. Le performance sono buone – quella di Lagle è meravigliosa, con il suo personaggio di duro carismatico al centro del film – e va menzionata anche la superba colonna sonora che include, fra gli altri, Scott Walker.

Uscito in patria con una reazione polarizzata, quello di Õunpuu è un lavoro impressionante e molto interessante che sembra voler superare un cinema nazionale a volte fermo. La sua proiezione a Berlino potrebbe aiutarlo a diventare popolare in altri festival e forse attrarre l’attenzione di avventurosi distributori.

Recensione: cineuropa.org

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