FILANTROPICA (SubITA)

Titolo originale: Filantropica
Paese di produzione: Romania,
Anno: 2002
Durata: 110 min.
Genere: Commedia, Drammatico
Regia: Nae Caranfil

Ovidiu è un professore di letteratura che insegna in un liceo per benestanti e che nonostante ciò fatica a vivere, visto anche deve aiutare gli anziani genitori, pensionati, con i quali ancora abita. Ovidiu però ha un’aspirazione: riuscire a diventare un vero scrittore. Ha persino pubblicato – a sue spese – una raccolta di racconti che cerca di vendere da sé, per raggranellare qualcosa.  Un giorno incontra Diana, la sorella maggiore di uno dei suoi alunni, e se ne innamora. Ma la ragazza, che lavora come modella pubblicitaria, non è che un motivo in più per  farcela. E quando Ovidiu incontra Pepe, un po’ scrittore e un po’ truffatore, acconsente a imbarcarsi in un percorso potenzialmente pericoloso, dove la sua capacità di inventare storie verrà messa al servizio di piccole truffe.

“C’era una volta una città nella quale le persone erano o principi o accattoni. Tra questi due mondi non esistevano che cani randagi. Essi costituivano la classe media.” Incipit di “Filantropica”

 

Una Bucarest che sembra divisa tra arricchiti (mafiosi? ex comunisti riciclatisi nel giro di 10 minuti? stranieri in cerca di soldi facili?) e disperati vari, che elemosinano a ogni angolo di strada.  A dispetto di quel che dice la frase introduttiva del film, la classe media però esiste ed è composta da gente come Ovidiu: ultratrentenne, vive ancora coi suoi macchiettistici genitori e insegna in un liceo dove probabilmente il più povero tra i suoi studenti percepisce in paghetta due volte il suo stipendio mensile – esilarante la scena che vede, all’uscita di scuola, gli alunni tornare a casa in bmw e i professori in tram. Ovidiu è anche uno scrittore, ma putroppo il suo libro (“Nessuno muore gratis”) non vende, e il suo nome non è tenuto in considerazione tra i vecchi tromboni della letteratura. E’ proprio cercando di promuovere il suo libro che il professore incappa nella associazione “Filantropica”:

Peccato che Filantropica non sia certo una casa editrice che ha a cuore i talenti incompresi di scrittori squattrinati, bensì una vera e propria agenzia di sfruttamento organizzato dell’accattonaggio, che ricerca il suo talento di scrittore per elaborare scenette farsesche: il signor Pepe, la “mente” dietro Filantropica, infatti, crede fermamente nel detto “Una mano tesa che non racconta una storia non riceve nulla“, e fa in modo che i suoi mendicanti abbiano tutti incredibili storie alle spalle, quando più banalmente soffrono di miseria endemica. Inizialmente Ovidiu si rifiuta di collaborare con Pepe, sdegnato, ma dopo aver incontrato a un ricevimento genitori Diana, la sorella del suo alunno più teppa, decide di accettare l’offerta; Diana è una giovane e bellissima fotomodella, e per questo frequenta la beata gioventù della capitale: come può, lui (che ovviamente se ne è innamorato a prima vista come un piciu) con il suo misero stipendio da professore e la stanzetta a casa dei suoi, fare colpo senza un adeguato conto in banca?

Così insieme a Miruna, segretaria e tuttofare di Filantropica, comincerà a inscenare la farsa di una che va al ristorante per il decimo anniversario di matrimonio e si rende conto di aver speso al di sopra delle proprie possibilità: taac, ed ecco che tutti gli arricchiti e ras del quartiere che si trovano nel locale fanno a gara a saldare il conto con il doppio intento di farsi vedere come dei benefattori e allo stesso tempo dei ricconi. Ovviamente si tratta di truffe in combutta coi camerieri, e tale “attività” (chiamiamola così) permette a Ovidiu di svoltare: si noleggia una decappottabile, comincia ad andare in giro con il chiodo e aria da macho, si fa passare agli occhi di Diana e dei suoi amici come uno scrittore di successo che fa il professore per puro hobby. Purtroppo però il gioco mostrerà presto la corda e si produrrà una cascata di /casini/contrattempi che porterà a un finale inaspettato che ovviamente non vi svelo perché sennò non ha senso.

Piccolo gioiello della cinematografia rumena, ingiustamente snobbato rispetto a film di registi che magari han vinto una Palma d’oro (vedi Mungiu), questo è già il terzo film scritto e diretto da Caranfil, figlio del più famoso critico cinematografico Tudor. Posso dire a buon diritto che è tra i miei registi preferiti; in tutti i suoi film io ho trovato inquadrature curate, dialoghi memorabili, soprattutto un’alchimia perfetta tra i diversi caratteri e tipi umani dei suoi personaggi. Ovviamente merito anche degli attori scelti, tutti bravissimi come Gheorghe Dinica, l’attore che interpreta il signor Pepe. Ed è incredibile, perché questo ex poeta e idealista, disilluso dopo cinque anni di prigionia politica in gioventù, normalmente dovrebbe essere visto come uno stronzo, insomma lui sfrutta disabili e bambini per mendicare!

Guarda anche  LINOLEUM (SubITA)

Eppure la statura dell’attore unita a una  scrittura a tutto tondo lo rendono un personaggio quasi paterno, che osserva divertito le vicissitudini dei suoi protetti e interviene quasi fosse un deus ex machina nei momenti di difficoltà che Ovidiu vive con Diana. Quest’ultima indubbiamente un personaggio menoso, superficiale, tutto apparenza, ma che costituisce il movente della storia; e ora che ci penso in tutti gli altri film del regista c’è sempre una Diana in agguato. Oltre a una “Diana”, nei film di Caranfil non manca mai un umorismo acuto ma mai cinico o nero su molte storture e paradossi della società rumena, passata da una cultura oppressiva che stronca sia il libero pensiero che il sesso (Les dimanches de Permission – E’ Pericoloso Sporgersi),  a una cultura materialistica, superficiale, votata solo al guadagno rapido e alla truffa senza rispetto né per i sentimenti né per la cultura (Filantropică, Asfalt Tango).

lastanzadidevotchka.wordpress.com

 

Come è stato il film ?
+1
6
+1
4
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

0 Comment

No Comment.

Related Posts

AGRAfilm è ONLINE AGRAfilm è OFFLINE