COIN LOCKER GIRL (SubITA)

Titolo originale: Cha-i-na-ta-un
Nazionalità: Corea del Sud
Anno: 2015
Genere: Drammatico
Durata: 110 min.
Regia:

Una neonata viene abbandonata in un armadietto a gettone della metropolitana. Passa di mano in mano fino ad essere “adottata” da una donna nota a tutti come Mamma (Kim Hye-soo), che la cresce e la rende il più spietato dei suoi aguzzini. Recupero crediti, pestaggi, espianto di organi, non c’è niente che Il-young (Kim Go-eun) non sia disposta a fare. Almeno finché non bussa alla porta del bel Park Seok-hyun (Park Bo-gum)…

Care orfanelle,
il film con cui inauguriamo questo nuovo anno è del 2015, per la regia di Han Jun-hee. Giovanissimo (classe 1985) con tanta gavetta alle spalle, si ritrova a fronteggiare la sua prima produzione importante ed una molto impegnativa: girare un /Thriller tutto al femminile.
Per riuscirci ambienta la storia nella Chinatown di Incheon, un angolo all’estremo della Corea del Sud vicino a Seul. Lì, tra l’aeroporto internazionale e gli scali commerciali di uno dei porti più grandi di tutta l’Asia, tutto sembra in vendita e non c’è che non si possa comprare con la giusta somma.

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Se qualcuno nascesse e crescesse in un ambiente simile, sarebbe certamente un mostro senza cuore.
Se il valore di una vita fosse stampata in cifre sul registro di un creditore, non ci sarebbe posto per l’amore. Al botteghino nazionale sfonda il tetto dei 10 milioni di dollari. Presentato per la prima volta a Cannes, ottiene molti premi nei festival asiatici e vince come miglior film la sezione Generator 18+ alla 45esima edizione dell’italianissimo Giffoni Film Festival.

Kim Hye-soo interpreta il capo di una grossa compagnia criminale. Ce la ricordiamo in The Red Shoes. Kim Go-eun mattatrice assoluta della pellicola, conferma di una grande interprete, capace di apparire dolce e spietata. Ce la ricordiamo per Monster e se volete la trovate su Netflix con il suo primo A Muse con il titolo alternativo Eungyo.

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Una traduzione a del nostro nuovo traduttore Baekho a cui come sempre dedichiamo il nostro applauso e la consueta vagonata d’amore!

Recensione: filmcoreaniita.blogspot.it

By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

1 Comment

  • Ottimo film coreano, come sempre capace di dosare violenza e passione. Girato con grande cura, specie per gli interni, qualche ovvietà nella intuibile parabola della protagonista ma ben dosato in tutti i tradizionali ingredienti del menù noir.

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