CHARLIE’S COUNTRY [SubITA] 🇦🇺

Titolo originale: Charlie’s Country
Nazionalità: Australia
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 108 min.
Regia: Rolf de Heer

Charlie vive in una comunità aborigena nel nord dell’Australia. Il governo sta progressivamente cercando di reprimere le usanze tradizionali dei nativi e Charlie si sente schiacciato tra due condizioni esistenziali. La sua nuova vita occidentale gli consente di sopravvivere, ma non gli lascia alcun margine di decisionalità. Quando gli vengono portati via il fucile, la nuova lancia e viene confiscata la jeep del suo migliore amico, Charlie decide di inoltrarsi nella savana australiana per vivere come un tempo vivevano i suoi antenati.

Rolf De Heer ha maturato nel tempo un’autentica passione per la condizione degli aborigeni australiani (lo testimoniano The Tracker e 10 canoe) che si ripropone, se possibile con ancor maggiore determinazione, in questo suo film. Non siamo più nel passato né immersi in una situazione ipnotica ma sprofondati nel presente. Il cartello iniziale ci immerge subito nella situazione: stiamo entrando in una zona in cui è vietato il consumo di alcol. Charlie, interpretato ma sarebbe più corretto dire ‘vissuto’ dal sempre straordinario David Gulpilil (anche perché parte della storia si ispira alla sua vita) è un uomo privo di grandi pretese. Gli basterebbe sentirsi a casa nella terra in cui lui e i suoi avi sono nati. I bianchi fanno di tutto per fargli invece sperimentare il contrario, per farlo sentire uno straniero. La piaga dell’alcolismo, invece di essere contrastata con un processo di integrazione, viene solo e semplicemente liquidata con la repressione che oltretutto ottiene risultati parziali. Charlie tiene alla propria dignità più che ad ogni altra cosa. Può rischiare di perdersi, come anche a Gulpilil è accaduto finendo addirittura in carcere nel 2011, ma nel fondo dei suoi occhi si sempre il desiderio del riscatto. È quanto il di impegno civile di De Heer fa emergere senza più alcun filtro ma con la forza della denuncia della disperante condizione aborigena attuale.

Recensione: mymovies.it

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By Anam

I'm A Fucking Dreamer man !

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