Titolo originale: Autoluminescent: Rowland S. Howard
Paese di produzione: USA
Anno: 2013
Durata: 110 min.
Genere: Documentario, Musicale
Regia: Richard Lowenstein, Lynn-Maree Milburn
Rowland S. Howard, icona dell’underground musicale degli anni ’80 e oltre, martoriato da una sensibilità devastante, fu un autore e chitarrista eccezionale la cui chitarra, come viene ricordato in questo documentario, non piangeva gentilmente come quella di George Harrison, ma agonizzava con una violenza fisica, dando forma ad uno stile unico e favoloso che lo rispecchiava, somigliante allo stridere di un freno a mano che cerca di rallentare la discesa inesorabile verso le pene che inevitabilmente lo attendevano alla fine della spirale del suo stesso dna.
Melbourne, Londra, Berlino, New Orleans e ancora Melbourne, Rowland Howard porta a spasso le sue perplessità, la sua dipendenza, il suo incredibile talento fra episodi discografici di grande intensità, amori viscerali e concerti improbabili.
Spiaccicato dal dolore come una mosca sul muro, la sua breve vita ci viene raccontata passando per Boys Next Door, Birthday Party, Crime & the City Solution, These Immortal Souls, HTRK, Wim Wenders, Lydia Lunch, Sonic Youth, Nikki Sudden, Gun Club, Jesus & Mary Chain…
ma soprattutto attraverso le donne che l’hanno amato.